In questa puntata di Too Big To Fail, il podcast di finanza personale più prepper da quando Bear Grylls parlava agli orsi, parliamo di crisi finanziarie e cataclismi: Come prepararsi? Come abbiamo affrontato quelle che abbiamo vissuto? E come vivremo quelle future?
I consigli di oggi:
Vittorio: Cocktail e bugie
Nicola: Amelia Fang
Alain: L’ombra dello Scorpione di Stephen King
Cose nominate (forse):
- COVID-19 recession
- Grande recessione
- Grande depressione
- Peste Nera
- How Long Would Society Last During a Total Grid Collapse?
- Costruisci il tuo kit di sopravvivenza
- The (Idiotic) Rise of Billionaire Doomsday Bunkers
- Il piccolo libro che salva i tuoi soldi
- Stefan Zweig, Il mondo di ieri. Ricordi di un europeo
- Promo Audible
- Manuale per sopravvivere agli zombi di Max Brooks
- A Paradise Built in Hell di Rebecca Solnit
Scrivici o minacciaci via mail, metti una recensione a 5 stelle e commenta su Spotify oppure su Reddit r/TooBigToFailPodcast. Puoi pure seguirci sui nostri blog: The Italian Leather Sofa, Salto Mentale e Finanza Cafona.
Se proprio hai due soldini nelle tasche puoi sostenerci con una donazione, i soldi servono per corrompere la CONSOB.
Oh, e ascolta tutto fino alla fine oppure costruiamo una macchina nel tempo e ti mandiamo nel paleolitico.
Ascoltalo qui:
Trascrizione della puntata
Evvene sì, c’è chi si è smazzato la sbobba per te pur di permetterti di cercare al volo se abbiamo nominato Cicciolina. Chi è quel santo? Clipto, che spacca i culi nel trascrivere audio in testo, anche in italiano. E non lo diciamo perché ci pagano l’obolo se ti abboni. O forse sì? Puoi scoprirlo nella settimana di prova. Ora bando alle ciance altrui e passiamo alle ciance nostre.
Vittorio
[ 00:00:53 ] La prima grande importante preoccupazione di qualsiasi investitore è come proteggere la propria situazione economica, cioè mantenere la capacità di spesa reale. Per questo principio massimo un po’ esagera no e cerca di preservare il capitale facendo acquisti ultraconservativi, riempiendosi di obbligazioni oppure avendo tantissima liquidità, chi invece mette i soldi solo nei mattonari (tipo l’85% di italiani) e chi arriva a fare queste cose incredibili come tenere il TFR in azienda. Quelli un po’ pratici, invece dall’altra parte analizzano tutta la storia finanziaria, spippolano backtest in modo da capire se il proprio portafoglio avrebbe retto in situazioni di crisi e di momenti nefasti del passato.Nicola
[ 00:01:36 ] Peccato che poi gran parte di quei backtest che vede in giro vanno indietro al massimo di 20 anni, cioè non è che sono proprio i 20 o 30 anni, ma che il backtest non include tutti i possibili scenari, no alta e bassa inflazione o alta bassa crescita economica.Vittorio
[ 00:01:52 ] E si diciamo che come periodo un po’ troppo breve per fare valutazioni significative sul lungo periodo.Alain
[ 00:01:55 ] Ed è per questo che oggi andremo ad esplorare gli scenari peggiori che un investitore potrebbe fronteggiare. Vedremo come prepararsi ai momenti più tosti in questi mercati facendo analisi squisitamente qualitative, anche note come a cazzo di cane, spoiler!Vittorio
[ 00:02:14 ] Uno spoiler, no credo, è tipo il sottotitolo del podcast.Nicola
[ 00:02:19 ] Vabbè, dai, dai, direi di partire dal primo scenario: quello che fa impallidire i rampolli del subreddit di finanza più maturo d’Italia. Il nostro? No, no, ero sarcastico; parlavo di quellо schifo di Italia personal finance. Tra l’altro, temo che questa citazione, che faremo, venga da uno dei miei compagni del salotto finanziario di Mister Rip, uno che non era ancora stato dissato da noi e così vabbè ci facciamo un altro amico. Ecco lo scenario da Cigno Nero: un calo dell’azionario globale del 20 per cento.Vittorio
[ 00:02:46 ] Sembra un tizio che veramente ha messo Cigno Nero, ipotesi calo del proprio patrimonio del 20 per cento. Che insomma penso sui mercati venga considerato come un giovedì pomeriggio.Nicola
[ 00:03:09 ] Mondo. È il 21 febbraio del 2020. L’ETF più amato della blogosfera segna il suo massimo: 81€ e spicci. Sarà l’ultimo segno positivo per un mese esatto: il mondo, stravolto dalla pandemia di Coronavirus, va in panico finanziario. Le vendite sono rapide, il pessimismo prende il sopravvento di fronte alle strade piene di bare. Il 20 marzo si tocca il fondo: 54€ a quota. Un crollo del 33% ed un mondo in lockdown costretto a guardarsi in faccia e fare i conti con una realtà più cupa di quanto sperava.Vittorio
[ 00:04:01 ] Io parto subito sulla cosa personale diciamo, nel senso che io in quel periodo non avevo ancora cominciato a investire. In realtà qualche spiccettino ce l’avevo su quella crepa che è stata ovalmoney, tipo centinaia di euro su quei prodotti orribili che avevano, quindi non sono un esempio tipo. Però, leggo su Italian Personal Finance un po’ le stesse tipologie di pippe mentali che potevano accadere a me in quel periodo per persone che alla fine hanno un capitale abbastanza… magari è ampio per la capacità di risparmio che hanno tanti, però, insomma sono pochi soldi, ne so 2, 3, 4, 5 mila euro, insomma. Quindi secondo me, qualche lezioncina posso darla.La prima cosa che mi ha aiutato è cercare di capire che non il problema non era quel calo del 40, 50, 60 per cento, ma mantenere il contesto, cioè relativizzare un po’ il crollo nel caso di quella pandemia perché ce lo siamo scordati ma sembrava davvero la fine del mondo e situazioni che non si vivevano da qualche centinaio di anni di anni. Insomma il punto principale era un po sopravvivere nella realtà dei fatti economicamente fisicamente soprattutto perché si aveva di fronte qualcosa che obiettivamente non si conosceva e ci ha fatto tornare molto indietro poi l’abbiamo vissuta in una maniera incredibile grazie a Netflix.
All’atto pratico la cosa che feci è che mediai le posizioni con della liquidità extra che avevo. Chiaramente parliamo che c’avevo 300 euro, ce ne avrò messi 60 e già era cambiato tutto sostanzialmente, puntando sul fatto che diciamo le cose sarebbero sistemate, cioè da un crollo le cose prima o poi si sistemeranno, se no arrivano gli alieni e finisce tutto. E per riempire il tempo e non pensare al fatto che avessi perso dei soldi mi sono messo a fare altre cose nel caso là ho cominciato a scrivere tanta roba inutile su Finanza Cafona, quindi basta è finita là. Sicuramente ho fatto meglio di amici che hanno cominciato a speculare sul petrolio quando era finito al valore negativo e si facevano 7 milioni di pippe mentali, poi non ci hanno investito e hanno rosicato che non c’erano soldi. Quindi io almeno ho costruito qualcosa.
Alain
[ 00:06:02 ] Comunque giusto due dati. Il primo è che una crollo del 20 per cento, un bear market per definizione, c’è ogni cinque anni più o meno quindi va be’ non è che sia proprio sto gran cigno nero se capita ogni 5 anni. Poi che fra tutti i casi, forse la pandemia è quello che uno si aspetterebbe di più, no? Chi ci ragiona su queste faccende qui dice: ‘Cosa può capitare di brutto nei prossimi buon 50 anni? La pandemia è sempre, dovrebbe essere sempre in testa alle classifiche.Vittorio
[ 00:06:45 ] Lo sapevate solo due Bill Gates questo. Ci dirai forse che c’è anche guadagnato con una pandemia?Alain
[ 00:06:54 ] Sì, io di brutto in realtà. Vi dico i motivi: beh, il primo è che avevo liquidità, ma per un colpo di culo, perché abbiamo comprato casa il 13 gennaio abbiamo fatto il rogito dovevamo fare dei lavori, ma c’è stato il lockdown, quindi tutti i soldi dei lavori sono finiti investiti. Il secondo punto è che il mio lavoro nel settore IT facevo app in quel periodo lì, la gente si annoiava e quindi è andata molto bene. Poi ci eravamo appena trasferiti in montagna, per cui avevamo proprio lasciato indietro la città, qua non controllava niente nessuno; ogni tanto passava l’elicottero a far finta di dire cose, ma noi eravamo tranquillamente a passeggio.Ci dispiace ovviamente per chi ha sofferto, perché onestamente per tanti non è stato facile; però, per noi è stato l’insieme di situazioni positive. Questo per dire che un po’ per la fortuna, un po’ magari insomma, prepararsi anche psicologicamente ti può aiutare a trarre beneficio da queste situazioni che sembrano…
Vittorio
[ 00:07:45 ] Curiosità, ma la liquidità che avevi l’hai messa proporzionalmente su tutto il portafoglio o hai caricato di più ad esempio sulla parte azionaria che era crollata?Alain
[ 00:07:54 ] Sono entrato gradualmente soprattutto sulla parte azionaria e su commodities avevo costruito in quel periodo la posizione.Nicola
[ 00:08:02 ] Io posso solo fare eco a quello che ha detto Vittorio su trovarsi le cose da fare, ma nel mio caso sono state le cose che hanno trovato me, perché io lavoravo per un’assicurazione medica, quindi la parte iniziale non è stata bellissima, alla fine io mi sono trovato con il mio laptop in cucina, due miliardi di liquidità da gestire, così da solo. Vediamo come va.Ovviamente il mercato veniva giù, tutti stavano impazzendo dal lato nostro del lavoro, mentre avevo solo, cioè io, conoscevo solo gente che si lamentava perché non aveva niente da fare. Mentre invece io, cioè è stato il periodo in cui ho lavorato di più in tutta la mia vita, perché alla fine la gente pensa: ‘ok, sei comunque reperibile sempre e poi non ha aiutato il fatto che, comunque, cioè, praticamente noi coprivamo dall’Australia fino al Cile. E quindi tutto il giorno c’era qualcosa da fare. Poi la roba ironica è stata che alla fine è andato tutto al contrario di come pensavamo, perché poi ovviamente le persone non sono più andate dal dottore, perché avevano paura; alcune persone, che in realtà ci sarebbero dovute andare, tipo quelli che avevano il cancro, che dovevano curarsi, comunque gli ospedali non li hanno più presi e quindi alla fine noi ci siamo trovati con un sacco di soldi, non con meno soldi, tant’è che dopo due anni li abbiamo ridati indietro, abbiamo dato indietro a chi aveva l’assicurazione gli abbiamo ridato i soldi perché giustamente non ha potuto usarla.
L’unica botta di culo che ha avuto che mia figlia aveva meno di un anno ma l’asilo non ha mai chiuso. E niente comunque tempo per guardare i miei soldi non ne avevo nel bene o nel male e poi il ciclo quando mi hanno pagato il bonus era comunque ormai fine aprile il mercato aveva già rimbalzato non c’è stato tanto da fare quindi un non evento per me.
Alain
[ 00:09:57 ] È rimbalzato anche molto, molto in fretta in questa situazione. Forse fra tutte le cose che non bisognerebbe fare è quella di farsi prendere dal panico, guardare troppo gli investimenti e magari vendere le azioni ai minimi per comprare le obbligazioni ai massimi.Vittorio
[ 00:10:14 ] Sì, oppure trovare le azioni modaiole del tempo: si erano buttati tutti su Zoom, su Moderna, su queste qua e se guardi a posteriori hanno fatto dei chioppi.Dai passiamo allo scenario successivo eppure direi ancora recente, vi do qualche indizio: Bulgaria e Romania entrano nell’Unione Europea; Wikileaks comincia a fare un bordello.
Nicola
[ 00:10:38 ] Dai è il 2007, c’è scritto sulla scaletta; tra l’altro, chi è che associa il 2007 all’ingresso della Bulgaria nell’Unione Europea? Si vede che scrivi le battute proprio per i quiz del preserale televisivo.Vittorio
[ 00:10:52 ] Guarda, in realtà l’ha scritta Alain quindi questo è il problema mi sono fidato e guarda che fine. Comunque non è giusto questa cosa perché tu fai il figo facendo J-ax e poi c’è qua non va bene quindi un po’ di silenzio.L’anno è il 2007.
Alain
Oh, ma perché iniziamo sempre con la data?
Vittorio
Perché devi contestualizzare Alain, cazzo poi io vi monto e vi taglio tutto allora. Che poi detta così io vi monto e vi taglio tutto è una cosa terribile. Ci faccio una sigla, ci metto le notifiche su WhatsApp quando vi scrivete.
L’anno è il 2007. Il mondo finanziario è diviso in due: da una parte il 98% che gode come un riccio facendo soldi su prodotti finanziari osceni poggiati su ipoteche concesse ad americani che non possono pagarsi nemmeno un Latte da Starbucks.
Dall’altra parte una manciata di persone. Quelli che si sono letti il foglietto illustrativo, previsto la marea di merda sopra la testa di tutti e che non avevano alcuna intenzione di astenersi dal trarne un profitto. Al costo, anche, di aggiungere benzina sul fuoco.
Il risultato? Mercato azionario globale che scende per 16 mesi di fila, registrando un durissimo -50% e restando sott’acqua fino al 2013. Mercato immobiliare USA che crolla a picco e si trascina dietro buona parte delle controparti in giro per il globo.
Colossi finanziari quali Lehman Brothers, AIG, Bear Stearns e Merrill Lynch chiudono i battenti, mentre quelli che restano tremano come foglioline al vento e si attaccano al pantalone statale per essere salvati. Si scatena un effetto domino che rischia di far sprofondare il mondo finanziario all’età della pietra.
Le economie di tutto il mondo si fermano, vanno in crisi di liquidità, di fiducia, d’identità. Si licenzia prima di fare domande. Le misure per salvare il settore bancario e far ripartire l’economia non solo sembrano inefficaci ma portano anche alla crisi del debito sovrano Europeo del 2011 cui seguì una rigida politica di austerity che aggraverà gli effetti della grande recessione. Della lunga stagnazione successiva sentiamo gli effetti ancora oggi, a ben 16 anni di distanza.
Alain
[ 00:12:50 ] Io ancora studiavo all’epoca, infatti le mie finanze erano a zero, ho perso niente, però mi ha colpito in quel periodo, era percepibile in Italia, il cambio di mentalità che ha accompagnato quegli anni, cioè da un tutto sommato ottimismo a un pessimismo via via più pronunciato, soprattutto nel mondo del lavoro e una grossa sfiducia verso la finanza in generale.Vittorio
[ 00:13:15 ] Ma quello anche nei rapporti sociali incarognimento proprio della gente cioè in Italia tantissimo anche perché poi non si è recuperato cioè noi stiamo ancora sotto a quei livelli.Alain
[ 00:13:25 ] Purtroppo è triste vedere che una crisi finanziaria può causare danni così così ampi e duraturi in una società e questo secondo me porta a una lezione: quando tu vivi una crisi ti rimane una ferita, una cicatrice, soprattutto se sei investito! Cacchio l’avrai sentita quella crisi. Studiarla, capirne le cause capire perché è avvenuta come si è sviluppata secondo me aiuta un po’ a lasciarsela dietro, a non lasciarsi bloccare nel proprio vissuto e magari non toccare mai più un mercato finanziario perché hai vissuto il 2008 no?Nicola
[ 00:13:55 ] Torna un po’ il tema che dicevo anche prima nel caso del Covid, nel senso che mi sono capitate molte più robe dal lato lavorativo che personale dal lato degli investimenti. Io stavo già lavorando e mi ricordo ancora il lunedì mattina quando sono andato in ufficio, quando era fallita Lehman Brothers, perché avevamo penso se mi ricordo bene, tipo 500 milioni nozionali di derivati con loro. Onestamente, da un certo punto di vista non sapevo nemmeno cosa stava succedendo bene. Frenesia, chiama altre banche, però anche lì poi ci sono stati strascichi che sono andati avanti per tanto tempo e anche il fatto che ai tempi potevamo fare tipo delle coperture sul dollaro per 30 anni che è una roba che ormai non può più fare nessuno.Però mi è andata bene nel senso che io volevo comprare casa, ero a Lussemburgo, e quindi Lussemburgo è stato un po’ l’epicentro della crisi in Europa. E quindi le case, il mercato immobiliare, è crollato abbastanza e quindi io ci sono proprio saltato dentro, trovato un appartamento che mi piaceva, gli ho fatto un’offerta del 20% sotto quello che lui voleva prendere, accettato subito. E la cosa più assurda che mi ricordo ancora adesso è che io pagavo 650 euro di mutuo al mese, cioè quella era la mia rata del mutuo, adesso quell’appartamento si affitta ti costa 2500 euro. Però ovviamente lì il trade in realtà era tenerselo l’appartamento mentre io l’ho venduto un po’ di anni dopo perché me ne sono andato.
La cosa assurda è che io non ho sofferto dal punto di vista finanziario quando il mercato è sceso, ho sofferto quando il mercato è ripartito: praticamente avevo iniziato a leggere, formarmi nel mercato intorno al 2000-2001-2002 dopo la dotcom bubble e c’erano queste persone che dicevano ‘no, no, ma il mercato, soprattutto quello delle valutazioni delle azioni è molto ciclico, per cui se tu guardi in passato il bull market non può partire assolutamente se il P/E (Price to Earnings ratio) dell’S&P 500 ad esempio non scende a single digit’, cioè tipo a 9 a 8, che ovviamente non è una roba che non si era mai sentita. Per cui decennio perduto, il mercato sale, scende, risale, riscende. Quindi, siamo nella seconda cosa là forse, forse al minimo minimo erano andati a single digit, però c’è sempre questa cosa che insomma era una bolla e quindi quando è ripartito io mi ricordo che avevo degli amici che forse mi dicevano, cioè questi si erano comprati warrant su Unicredit o delle robe così. Ho detto “ma voi siete pazzi, pazzi”. In realtà in realtà loro poi ci hanno fatto i soldi. Ma persino su Unicredit.
Alain
[ 00:16:57 ] Comunque è interessante vedere il grafico del PE medio dell’S &P 500 nel 2008: è quasi asintotico, cioè non riesci a vederlo in quasi nessun grafico; aveva raggiunto dei livelli assurdi nel 2007, scusami, prima che scoppiasse la bolla.Nicola
[ 00:17:14 ] E comunque secondo me la lezione di quello è che il pac funziona.Vittorio
[ 00:17:18 ] Almeno dici: continua a fare sta roba e prima o poi qualcosa lo becchi.Allora io chiaramente facevo tipo il secondo anno di università, quindi non avevo Assolutamente niente investito, però mi ricordo a livello familiare fu una botta notevolissima, perché le banche tagliarono qualsiasi tipo di finanziamento e l’azienda di mio padre ha continuato ad andare avanti, però in una maniera molto diversa e quindi anche in famiglia è cambiato lo stile di vita, diciamo. Per fortuna è andata bene, però immagino altre famiglie come l’abbiano potuta prendere insomma la cosa da notare è come questi cali siano continuati per un anno e mezzo prima con il Covid abbiamo parlato che è una cosa che talmente è successa un mese e mezzo. Un mese esatto. Poi ok, ci sono stati dei crolli, ad esempio quando è scoppiata la guerra in Ucraina, varie cose però fondamentalmente è stata sempre una crescita. E anche questo ci sono due considerazioni, primo è quello che dice Nicola: ‘Quando entrare la regola aurea storica è che tu non devi entrare il giorno in cui crolla tutto perché mediamente continuerà a crollare e quindi comunque non hai preso il picco. Qua 16 mesi è legittimo che tu al sedicesimo mese pensavi che calasse anche il diciassettesimo, diciottesimo, diciannovesimo. Sei abituato ormai.’ E invece sul Covid, se tu avessi seguito questa logica, cioè ti sei perso tutto.
Nicola
[ 00:18:29 ] Se guardi il grafico lì, cioè ci sono dei periodi in cui veniva giù e poi ripartiva e sembrava che potesse ripartire e invece faceva un altro minimo e poi faceva un altro minimo. Questo psicologicamente ti distrugge perché non ci credi più.Vittorio
[ 00:18:44 ] A me viene una cosa chiaramente da uno che ha fatto scienze politiche, che Machiavelli diceva che se tu vuoi colpire un nemico lo devi accoltellare una volta e non dargli piccole punzicate tutti i giorni. Perché quel colpo o se lo ricorda o se lo scorda, ma una puncicata tutti i giorni se la ricorderà sempre e quindi starà sempre incazzato e non gli ha dato una lezione. E credo che vale anche per questa cosa qua, cioè se tu tutti i giorni vedi che c’è un crollo, cioè obiettivamente è tosta, cioè tu un giorno c’hai un meno 30 e fai vabbè, è andata così, ma il giorno dopo c’è un altro meno 10, l’altro giorno un altro meno 15, poi punto sale, è così, cioè veramente è tosto da gestire.Il problema è che non si risolve niente sul momento; questo l’abbiamo più o meno intuito. Lo puoi forse metabolizzare meglio prima, ecco, la preparazione di aiuta. Ultimamente sto leggendo un libretto che si chiama ‘Il piccolo libro che salva i tuoi soldi’ di Jason Zweig; non so se lo conoscete, è consigliato da Bernstein ed è un giornalista finanziario che scrive anche per il Wall Street Journal. Il libro è stato scritto poco tempo dopo la crisi della Lehman, quindi lui affronta un po’ tutto il lato psicologico di gestire questi tipi di crisi proprio atomiche, diciamo così. Lui dice che ci sono tre comandamenti per dormire sonni tranquilli, poi relativamente, immagino, sonni tranquilli, cioè:
1. non assumere altro rischio all’infuori del necessario; pensare sempre se ci siano alternative meno rischiose per raggiungere il mio obiettivo, ho esaminato tutti i pro e contro?
2. Non assumere alcun rischio senza essere praticamente certo che verrà ricompensato per averlo fatto. Questo non vuol dire di mettere tutti i soldi in bond, aspettando la cedola, ma vuol dire che quel sicuramente ricompensato vuol dire che con molta probabilità, secondo i risultati storici nel tuo periodo di tempo otterrai dei rendimenti positivi.
3. Non mettere a rischio i soldi che non puoi permetterti di perdere. La domanda da farsi è sempre: posso permettermi di perdere il cento per cento di questi soldi? E le mie entrate basteranno a mantenirmi se gli investimenti si azzerassero?
Alain
[ 00:20:37 ] Interessante, mi viene una considerazione: una crisi come il 2008 non solo ha toccato i tuoi investimenti, ma anche le tue entrate.Vittorio
[ 00:20:46 ] Quello è quello, quindi però queste sono proprio scenari atomici, diciamo che mettono in subbuglio un po tutto. Anche la tua società mettono in subbuglio perché là hai perso la casa…Nicola
[ 00:20:58 ] L’aspetto psicologico appunto è quello, perché per me cioè io avevo un lavoro sicuro e quindi l’ho vissuta comunque in maniera diversa.Alain
[ 00:21:09 ] Da questo punto di vista forse essere un attimino più generalista potrebbe aiutare, cioè immagino il tuo amico che era specializzato in cartolarizzazione di mutui, ovviamente lui si è beccato una bella legnata, ma uno che magari un pochettino più generalista potrebbe riadattarsi più velocemente cosa ne pensate?Nicola
[ 00:21:24 ] Però il discorso è che, lo vedremo anche negli scenari dopo, ma il fatto è che comunque si veniva da 3, 4 anni in cui quella scelta lì aveva pagato di brutto perché adesso si parla degli hedge fund però ai tempi erano proprio le banche dove cioè tu andavi a lavorare in banca e guadagnavi l’ira di Dio.Vittorio
[ 00:21:48 ] Sì là c’è pure però il meccanismo delle vincite no? Tu per tanto tempo hai fatto tanti soldi dovresti anche immaginare che forse le tue probabilità di continuare su quella serie stanno finendo e dovresti mettere un po’ da parte per quando succederà il botto. Una persona savia poi non è anche per chi è molto centrato è una cosa molto complicata da fare.Nicola
[ 00:22:01 ] Il discorso è quello che quando ti trovi dentro è difficile poi pensare che c’è anche la convinzione. Non sei convinto di essere bravo, sei convinto che sei tu. Non è che la marea che ti sta portando su.Alain
[ 00:22:17 ] Che dite tempo di affrontare la recessione delle recessioni, la più famosa, la più terribile? Quella del 1929. Aspetta che imposto la voce.New York, 1929. Si stanno per chiudere i ruggenti anni ‘20. L’ottimismo è alle stelle e sembra che non ci sarà mai fine all’ascesa dei mercati. Poi arriva il 24 ottobre, il famoso giovedì nero. Alla campana d’apertura lo stock market segna -11%. Seguono lunedì nero e martedì nero, figa, sembra di stare ai funerali della famiglia Orfei. Il punto più basso di questa discesa infinita si tocca nel luglio del 1932 e segna un impietoso -89%.
Se avevate un milione di € investiti a questo punto ne avreste poco più di 100k.
Nicola
[ 00:23:11 ] Aspetta, posso dire la questione. Qual è la differenza tra -80 per cento e -90 per cento? È un mercato che è sceso dell’80 per cento e poi è sceso ancora del 50 per cento.Alain
[ 00:23:24 ] Pensateci. Ai suicidi di investitori rovinati si aggiunge il panico di chiunque avesse due soldi e l’inevitabile corsa agli sportelli bancari. Chiudono 608 banche entro fine del 1930, l’intero settore è scosso dalle fondamenta. Nello stesso periodo la produzione industriale scende del 46%, i prezzi del 32% il commercio internazionale del 70%. L’unica cosa col segno + è la disoccupazione: +607%.I livelli di povertà e sofferenza resteranno alti per un intero decennio.
Ma è ancora poco per noi. Invece di un fortunato investitore di New York, mettiamoci nei panni di un panettiere di Berlino con due spicci: la crisi si diffonde veloce ed implacabile e nel 1931 il sistema bancario tedesco collassa. La crisi si somma alla già tumultuosa situazione politica, agli strascichi della sconfitta nella prima guerra mondiale e dell’iperinflazione. Uno scorbutico coi baffetti prende il potere, il resto è una triste storia.
Vittorio
[ 00:24:28 ] Guarda, cioè sinceramente io ho una stima incredibile delle persone che sono nate in quel periodo per non aver fatto l’unica cosa che aveva un senso: inginocchiarsi in una piazza e incominciare a bestemmiare il cielo senza sosta.Alain
[ 00:24:43 ] Beh, devo dire che quelle persone lí hanno eletto Hitler e Mussolini, per cui…Vittorio
[ 00:24:51 ] Sì, sì è vero. Però è una generazione nata a fine 1800 si era vissuta o fatta la prima guerra mondiale, è la guerra più terribile che abbiamo fatto un essere umano, molto probabilmente si è preso la spagnola; si è vissuto una delle peggiori catastrofe dell’umanità, che è la prima o la seconda guerra mondiale. È tornato a casa, quello che aveva guadagnato non valeva niente e in tanti casi i ruoli che gli erano stati dati nell’esercito non erano dati alla stessa maniera nella società civile; cioè magari uno che era un sergente gestiva 150 persone tornava in fabbrica ed era uno stronzo. Una società totalmente anti-meritocratica in cui rivolte e violenze erano l’origine del giorno quando sembrava che le cose potessero rimettersi un pizzico, bam, crollo dei mercati, baffetti, pelati, seconda guerra mondiale.Cioè, che devi dire a una cosa del genere? Cioè, una cosa che può essere interessante è come una serie di situazioni si possano concatenare una con l’altra in una maniera che è proprio un domino. Se vediamo solo il mondo americano degli effetti della FOMO, di cosa può portare, perché a un certo punto era diventato un mercato obiettivamente folle e forse vale l’adagio, io non mi ricordo, c’è questa storia che va avanti da tempo, che è quello dello shoe shiner. Il lustra scarpe. Cioè, ogni volta c’è un protagonista differente che dice quando il lustra scarpe comincia a darti dei consigli di investimento devi ritirare tutto dal mercato. E ogni tanto queste cose le senti, cioè io ho sentito ad esempio, ah no ma compra Tesla e Bitcoin a un bar. Poi io non le possedo però, e queste cose tornano un po’ a livello psicologico.
Nicola
[ 00:26:25 ] Sì, guarda, secondo me l’unica lezione universale forse da vedere qua è che quando in America stanno male in Europa stiamo sicuramente peggio. Però se uno va a guardare il passato, insomma studiarlo funziona fino a un certo punto, perché Bernanke, che era il banchiere centrale della Fed durante la crisi del 2008, aveva messo in piedi quello che viene chiamato lo ZIRP. Lo Zero Interest Rate Policy. Proprio perché lui aveva studiato cosa era successo nel 1929. Quindi da un certo lato uno può dire che ha fatto missione compiuta, perché alla fine la crisi è durata molto meno di quella che ha descritto Alain adesso. Però dall’altro ovviamente ha creato molte più diseguaglianze. A volte c’è tipo, non so, guacamole, il gioco, no? Quando batti su una cosa e ne salta fuori un’altra.E poi è un sistema che è tutto il sistema economico che si adatta e si prova ad eliminare certi rischi. Magari entra nel problema che Taleb dice sempre, no? Perché se tu tenti di eliminare la volatilità o comprimere la volatilità, poi rischi che quando questa esplode, esplode molto di più che invece avere delle crisi un po’ più piccole ma più continue. Non lo so, il fatto che adesso arrivi Trump, che vuole ricominciare a deregolamentare il settore bancario, forse una crisi tipo quella del 2008 diventa più probabile. Però una roba come il ’29 la vedo dura. A meno che appunto non salti fuori tipo la terza guerra mondiale, questi eventi qua.
Tra l’altro secondo me per l’investitore comune non esiste veramente una ricetta su cosa poter fare. Perché finché il mercato stava salendo, appunto, quello che erano i roaring twenties, è difficile che tu resti fuori quando tutto il mondo è lì, canta e balla. E beccare il momento in cui la musica si ferma è complicato, no? Anche lì la diversificazione aiuta fino a un certo punto perché pensate ancora al caso del 2008 come esempi, anche se uno era short, poi se il sistema bancario, diciamo, il sistema finanziario non resta in piedi, tu comunque ci perdi perché hai bisogno di essere sicuro che quelle controparti lì ti paghino, no? Quelli che sono riusciti a sopravvivere in quel caso specifico nel 1929 hanno semplicemente avuto un grande culo, cioè si sono trovati nel posto giusto o al momento giusto.
Vittorio
[ 00:29:10 ] C’è un altro libro, me lo sono ricordato ora, sempre di uno Zweig, che si chiama Stefan Zweig, Il mondo di ieri: ricordi di un europeo. Lui sostanzialmente, cresce nella Vienna, diciamo, quella multiculturale, molto eclettica, eccetera, e una famiglia ebrea benestante, borghese, e racconta come funzionavano le famiglie ebree, che sostanzialmente se tu diventavi ricco facevi studiare tuo figlio in modo tale che potessi diventare un commediografo, uno studioso, un filosofo, cioè era proprio un tipo di ambizione che si aveva in questo tipo di famiglia e lui diventa un importante commediografo teatrale, poeta, eccetera, eccetera. In questa autobiografia, che è di una tristezza devastante, lui racconta dalla sua visione l’evoluzione dell’Europa, dal 1890 circa fino a 1940. I suoi pellegrinaggi, come ha perso praticamente sia la sua fama, sia è dovuto fuggire in quanto ebreo. Si sente sempre questa malinconia forte vivendo in uno stato che è stato dissolto.Cioè, in tutto questo elemento noi abbiamo considerato solo i mercati, ma se lui viveva in un impero austro-ungarico tra i più grandi del mondo e di botto nel 1919 non esisteva più quello stato. E ad esempio un elemento che lui evidenzia è come era la mentalità dei genitori. Perché io devo investire in cose così aggressive come possono essere le azioni quando l’inflazione è a zero, io con le mie cedole e delle obbligazioni mi prendo il mio 2, 2,5%? Questa cosa ha funzionato per 50, 60, 70 anni nel mondo austro-ungarico e la ricchezza era la cultura. Bam, arriva la prima guerra mondiale, i genitori da borghesi ricchi non hanno niente, che l’inflazione ha vaporizzato tutti i risparmi. E c’è questo racconto che è incredibile e la storia è tristissima, perché lui poi alla fine ha finito l’ultima riga della autobiografia e si è sparato. Perché ha detto che era un uomo di un tempo che non poteva più esistere.
Nicola
[ 00:30:53 ] Ma le spese previste e prevedibili come le avevano gestite?Vittorio
[ 00:30:58 ] Non credo ci fossero.Alain
[ 00:30:59 ] È più forte di te, Nicola.Bella serie di sfighe. Però secondo me va compreso che in realtà gran parte della storia dell’umanità è stata di quel tipo. Dalla seconda guerra mondiale in poi c’è stato qualcosa di anomalo. Se tu prendi un secolo a caso, prima del XVIII secolo, erano tutti una merda. Cioè, se non c’era la peste, c’era la guerra dei cent’anni. E di solito venivano insieme e poi la piccola glaciazione, la carestia che ammazza… Cioè, ragà, il mondo era una merda. Dobbiamo ogni tanto ripetere. Abbiamo un culo. Abbiamo un culo della miseria. Potevamo nascere dovunque e in qualsiasi momento e siamo nati qua. Che potrebbe anche essere il picco se continuiamo a lavorare come stiamo lavorando.
Nicola
[ 00:31:42 ] L’altro giorno ho visto un meme su Twitter di uno che diceva: ‘Guarda, che ci abbiamo già provato a mettere i super ricchi capi religiosi a capo del mondo. E l’abbiamo chiamata Dark Ages per un motivo.’Alain
[ 00:31:59 ] Altra cosa che c’entra poco con la finanza, però a queste crisi, a questi grossi problemi economici si è trovata una valvola di sfogo nella rabbia, nella divisione e poi ha portato alla guerra. Quindi peggio ancora. Questo è un errore da studiare e da non fare. Non fare più.Vittorio
[ 00:32:17 ] Sì, se sentite uno che dice violenza rigeneratrice di popoli cioè menategli perché la violenza se la merita lui.Alain
[ 00:32:23 ] In quel caso è giustificata.Vittorio
[ 00:32:25 ] Vabbè dai stiamo andando un pochino per le lunghe quindi direi di prendere l’ultimo scenario ancora più drammatico in modo da chiudere questo tema. Che ne dite?Nicola
[ 00:32:34 ] 1347, seconda epidemia di peste bubonica seguita alle gravissime carestie della Piccola Era Glaciale e che portò alla morte di un terzo della popolazione europea.Vittorio
[ 00:32:45 ] Nicola, Nicola robetta, robetta. Qualcosa di peggio?Alain
[ 00:32:47 ] Allora un’ipotetica guerra nucleare su larga scala con annesso inverno nucleare lungo un decennio, carestie, conflitti globali, si massacra l’80% della popolazione.Vittorio
[ 00:32:57 ] Banale, banale, molto di più: Apocalisse, zombie che stermina il 99% della popolazione!Diciamo che lo scenario è quello di un totale collasso della società su scala globale o anche solo regionale, ma dal quale non si riesce a uscire. Leggi, istituzioni tecnologia, sono praticamente tutto fuori uso e soprattutto c’è un nemico che non vuole morire facilmente: gli zombie. Quindi come ci si prepara? Cosa fate quando capita?
Alain
[ 00:33:33 ] Prima che parta l’ascoltatore che dice ‘vabbè, ma questa è una stronzata’. Ricordatevi che tipo Siria e Afghanistan senza gli zombie erano in questa situazione qui. Basta non potersi spostare e sei fottuto.Nicola
[ 00:33:45 ] Vabbè, io comunque sarei semplicemente fottuto perché non ho nessuna skill rilevante in questo scenario. Però l’altro giorno sono entrato in crisi esistenziale perché i 50 anni si stanno facendo terribilmente vicini. Quindi la mia unica preparazione consiste nel realizzare che almeno un bel pezzo della mia vita l’ho passato quando tutto era più o meno normale. Quindi alla fine io posso fare tranquillamente quel personaggio terribile che muore nel primo episodio di The Walking Dead.Alain
[ 00:34:15 ] Un cameo. Comunque lo sapete a quanto pare è una grossa preoccupazione dei tech billionaires questo scenario qua. No, ma veramente stanno investendo una marea di soldi in vecchi siti missilistici che attrezzano per potersi in teoria tutelare dal mondo in caso esploda.Vittorio
[ 00:34:38 ] Ma visto che tu sei pappa e ciccia con Bill, cosa ci devi fare?Alain
[ 00:34:42 ] Secondo me ha poco senso comprarsi un sito missilistico, uno perché non c’avete i soldi e due perché tanto se tutto fuori è una merda… impazzisci no? Anche nell’ipotesi che le tue guardie del corpo non ti puntino una pistola alla testa, perché tanto cosa glielo evita? Non è che se tu hai… i soldi non valgono più un cazzo no? La fama non vale niente, i titoli non valgono nulla.Vittorio
[ 00:35:03 ] Solo la violenza. Solo la violenza.Alain
[ 00:35:06 ] Direi solo le tue competenze, però dai come diceva Nicola, quanto sei forte, capace, determinato ma soprattutto carismatico. Cioè hanno fatto, hanno scritto un libro. Non l’ho preparato ma ve lo aggiungiamo comunque nelle show notes. Hanno analizzato come hanno reagito varie piccole comunità e sotto-comunità durante l’uragano Catrina e hanno visto che i tassi di sopravvivenza e di benessere erano molto più elevati quanto più erano coesi i gruppi. Quindi in quei gruppi anche del ceto medio-alto in cui si aspettavano un intervento dello Stato e quindi c’era poca coesione tra le persone, tra i vicini di casa, hanno sofferto tantissimo; tante persone sono morte senza che arrivasse nessuno ad aiutarle. In quei casi, invece in cui anche persone povere con poche risorse si sono unite insieme e hanno fronteggiato il problema insieme, hanno trovato le risorse per cavarsela molto meglio. Quindi, in sostanza, fate gruppo. Non con gli zombie.Vittorio
[ 00:36:03 ] Diciamo che questo scenario un po’ riassume che noi alla fine siamo delle piccole gocce che si ritrovano in qualcosa di molto più grande e quindi siamo un po’ in balia di quello che succede al netto del fatto che possiamo prepararci o essere più o meno forti in quella determinata situazione. Che non vuole essere un invito a spararsi o a considerare la vita con un nichilismo estremo e autodistruttivo, ma vuol dire prendere coscienza della nostra fragilità insomma. Quindi, in questi casi, qualsiasi tipo di preparazione serve bene a poco, appunto, perché il denaro non conta più niente. Cioè, in una situazione zombie molto probabilmente la vera moneta sarebbero gli antibiotici, l’acqua, qualche scatoletta di cibo o appunto delle armi, insomma. Quindi, la lezione è forse relativizzare un po’ il contesto in cui si vive e non pensare solo a quello aiuta. Detto ciò, c’è un bellissimo manuale per la sopravvivenza degli zombie che è stato scritto da Max Brooks, che è il figlio di Mel Brooks. È un libro stupendo, ve lo straconsiglio perché fa proprio un’analisi sociologica di vari casi nel corso della storia e fa molto, molto, molto ridere ed è un libro bellissimo.Nicola
[ 00:37:04 ] Beh, se tuo padre è Mel Brooks non mi aspetto niente di diverso.Vittorio
[ 00:37:10 ] Ha fatto solo questo di buono il figlio comunque però e io sono un fan sfegatato di queste cose degli zombie infatti quando è successa la pandemia covid il primo messaggio scritto a mio cugino “cazzo io ero preparato ad altro”.Quindi visto che sono informazioni inutili ve le sparo così: allora l’arma migliore è assolutamente una picca di almeno 4 metri vi piazzate sul balcone al primo piano e incominciate ad ammazzare tutto il quartiere compresa la vecchia col cane che vi rompe il cazzo e l’importante è proteggere l’ingresso del condominio poi andate a fare secchi i vicini trasformati tanto ce ne saranno tutti i scemi i vicini di casa. Poi se dovete andare per strada non fate come i cretini delle serie televisive perché l’arma migliore è un coltellaccio ma soprattutto una buona armatura non è che la corazzatura e cose medievale cioè un casco integrale e indumenti coriacei cioè generalmente con la roba di pelle e giacca di pelle dei jeans belli spessi. Fonzarelli. E stivali alti perché sbudellare con stile è importante.
L’importante poi è l’acqua, perché si può digiunare per parecchi giorni, ma se non bevete acqua per 12 ore siete belli che sono. Soprattutto sotto il casco integrale e la pelle, vabbè, quello solo se devi uscire quando cacciano anche ci sta tutto il giorno
Alain
[ 00:38:21 ] E non bevete proprio il vostro piscio! Questa è una stronzata incredibile, perché è ricco di sali minerali, è come se bevete l’acqua del mare alla fine.Vittorio
[ 00:38:26 ] Vabbè, poi sulle scorie del tuo corpo ci sarà un motivo se la butta fuori, a parte al fare schifo. Bevete quella della vostra fidanzata, ad esempio.Nicola
[ 00:38:39 ] Immagino che a questo punto avrete tutti i jeans consumati a furia di grattarvi i coglioni. Questa puntata è sponsorizzata da Wampum, il jeans sensibile.Vittorio
[ 00:38:49 ] Vabbè, dai direi che si può chiudere qua dal punto di vista finanziario il messaggio è semplice, è quello che abbiamo detto prima. Per alcune cose è importante prepararsi, se lo si è c’è meno sofferenze e preoccupazioni, e in alcuni rarissimi casi si può avere anche un guadagno; ma non puntateci forte, perché è improbabile oppure è una botta di culo. Però, se non ci si prepara affatto, anche i più piccoli scossoni vi possono dare delle belle pizze in faccia. Più le cose diventano drammatiche, più si sommano diversi tipi di problemi messi insieme e prepararsi obiettivamente difficile, se non impossibile; anche perché poi si va sempre a rischi più grandi che intaccano non solo il patrimonio ma proprio la vita.Nicola
[ 00:39:29 ] Vittorio a questo punto vorrebbe che io vi dicessi che si può fare qualcosa, c’è speranza soprattutto che si può fare qualcosa a livello di collettività scongiurare le guerre o farvi capire che l’energia nucleare è parte della soluzione ma io non ci credo, la mia unica strategia è individuare il caro dei vincitori per tempo e tentare di saltarci su. Puro cinismo, baby.Vittorio
[ 00:39:53 ] Ma in certi casi, anche il carro dei vincitori è sommerso nel letame. Per questi casi conviene puntare a farsi che certe cose non accadano proprio. Alcune cose che si possono fare sono proprio gratuite. Evitare di fomentare i conflitti, non sprecare risorse. Insomma, essere tutti un pizzichino più buoni.Alain
[ 00:40:12 ] Sua Santità, so che ci sta ascoltando. Si ricordi di santificare tutti e tre. A proposito, il mio animale guida è l’opossum. Sa per le figurine.POSTA DEL CUORE
Oggi una posta del cuore, un po’ più veloce del solito visto che siamo andati lunghi. Scriveteci sempre: però, trovate i link nelle show notes.
Questa viene da Alessio.
Ciao, sto recuperando piano piano le puntate del podcast e prima di fine anno ce la farò. Una domanda che ho e a cui non ho ancora trovato risposta è la seguente.
Ho definito la mia asset allocation (60-40 senza fare il farmacista), tanti stati uniti. E per mantenerla ogni mese o ogni 2 mesi compro un ETF obbligazionario o azionario. Diciamo una sorta di PAC che anziché essere impostato su uno o pochi ETF è su ETF diversi. Che limite vedete nel comprare ogni mese un ETF diverso? Cioè tra avere 2 ETF e 100 ETF cosa cambia? Idealmente mi viene da dire che 100 ETF è forse più diversificato e provo a fare un minimo di gestione attiva/ragionata (conscio che è più per passione che per razionalità)
Grazie
Siete forti
Nicola
[ 00:41:15 ] Allora diciamo che abbiamo già scambiato un po’ di mail con Alessio. Inizio io perché, secondo me, lui è a uno stadio superiore a quello dove sono io perché a me piace sperimentare; però, sono consapevole dei ritorni decrescenti della mania che ho. Insomma, alla fine, se uno ha 4-5 strategie vanno bene finché sei conscio del fatto che devi buttarci dentro un sacco di tempo per starci dietro. Quando sono di più, alla fine, finisce che fai le cose un po’ a caso e non ti porti nemmeno a casa niente perché poi diluisci tutto. Cioè, 100 ETF è un 1% a strategia. Una roba leggermente diversa è che, appunto all’interno della stessa strategia, magari avere due o tre prodotti diversi per diversificare, come quell’ETF o la persona che sta dietro quell’ETF interpreta la strategia ci sta però alla fine, appunto arrivati ad una roba con 15 ETF. Ecco, secondo me, mi fermerei lì.Vittorio
[ 00:42:22 ] Io direi che complicare è facile e semplificare è difficile. Fai le cose difficili.Alain
[ 00:42:30 ] Io aggiungo solo che in teoria, magari correggetemi se sbaglio, un ETF a replica fisica o 100 ETF a replica fisica sullo stesso sottostante si intende dovrebbero essere uguali per quanto riguarda la diversificazione. Eventuali casistiche di delisting o fallimenti dell’emittente sono sia un po’ improbabili soprattutto se scegliete i grossi, sia poco gravi, perché appunto essendo replica fisica comunque quel capitale, quei titoli sottostanti sono separati e vi verranno restituiti. Avete soltanto un pochettino di rotture di balle, però nulla di drammatico. Ho detto stupidaggini?Vittorio
[ 00:43:06 ] No, a me farebbe venire un attacco di panico avere 40 ETF, però sai, quel scrolli ah, bello, a chi non ci fa più caso, diciamo ti passa la voglia oppure è collezionismo tipo Franco Bolli, eh.Nicola
[ 00:43:19 ] Vedi quando inviti le ragazze a casa, guarda vuoi vedere la mia collezione di ETF?CAZZABUBBOLE
Nicola
Allora io non lo so se dopo 30 episodi vi siete accorti che io non so leggere ad alta voce. Vi racconterò un po’ di questo, perché io ho fatto il classico appunto come Vittorio e stavo veramente male quando dovevo leggere in greco. Però pensavo che fosse una questione del greco antico, invece no, sono proprio io che non sono proprio io che non riesco. Mi è venuto in mente perché ogni sera io leggo una storia a mia figlia. Però abbiamo un sacco di libri in inglese e in francese, pochi in italiano. Quando leggo le robe in francese è un disastro. Mi viene il mal di testa.
Tutto questo per dire che però c’è una serie di libri che si chiama, la protagonista si chiama Amelia Fang. Sono dei libri su… lei è una vampiretta piccola e ha una serie di amici di mostri. Sono belli. Non lo so se li hanno tradotti in italiano, però. Se avete dei bambini di 5-6 anni e, tra l’altro, l’autrice secondo me ne ha scritti 7 credo e ha trovato questo escamotage per cui non hanno un ordine li puoi comprare come vuoi e quindi in ogni libro introduce sempre gli stessi personaggi perché non sa chi lo sta leggendo, se ne ha letti 5 o è il primo. Però ha trovato un modo interessante per farlo, per cui anche per voi che lo leggete ci sono degli spunti se avete delle velleità da scrittori che può saltare fuori. Invece il consiglio reale più una richiesta di opinione a me l’NBA Cup che è quel torneo che stanno facendo dal secondo anno, che lo fanno comunque è piaciuto. Come so che ci ascolta gente che è appassionata di NBA vorrei capire come la vedete voi.
Alain
[ 00:45:21 ] Sono proprio contento che Nicola abbia inaugurato questa cosa perché io ho due o tre consigli che mi tengo lì, ma sono solo per genitori con figli e non so mai se buttarli adesso. Sono autorizzato della prossima.Vittorio
[ 00:45:34 ] Io vi consiglio invece lo scrittore più fuori luogo in Italia in assoluto e l’ho scoperto 15 anni fa perché un amico mi passa un link di questo blog e mi dice: ‘Leggilo, secondo me ti piace’. Il sito esiste ancora si chiama Bagni Proeliator. L’autore si chiama Nebo Zuliani, mestrino e racconta un po’ le sue storie abbastanza strambe della sua terra, con droga, una comitiva di amici abbastanza pazzi, relazioni sessuali alquanto discutibili, viaggi fatti all’insegna di pochi soldi e molte speranze, con linguaggio e teorie che sono al limite della cancel culture, una cosa classificabile penso come terrorismo in questo periodo storico. E vabbè, chiaramente io ne rimango stregato e seguo tutta la sua carriera. A un certo punto diventa anche giornalista e penso abbia scritto degli articoli meravigliosi che linkerò, che raccontano un po’ della storia dell’Italia, cioè anche commuoventi in alcune cose che ti fanno venire un po’ di patriottismo sano, poi si è rotto il cazzo di quest’ambiente ha mandato tutti affanculo. È diventato sceneggiatore e qualche tempo fa ha commentato con Finanza Cafona l’articolo in cui smerdavo Kiyosaki, dicendo che era un articolo della Madonna. Io mi sono quasi un po’ commosso quindi sono quelle cose che diventano un po’ amici dopo un po’ di tempo anche se non lo sono chiaramente.Nicola
[ 00:46:55 ] Come Luis Sala che commenta le live di Mr. RIPVittorio
[ 00:46:58 ] Vabbè, però di sta cosa comunque chiaramente non ve ne fotte una sega; comunque ha scritto un libbricino sulla storia dei cocktail: è molto carino, soprattutto se volete avere cose di cui parlare a tavola e farvi fichi per sette secondi.Alain
[ 00:47:13 ] Funziona meglio della collezione di ETF.Quando ero ragazzo mi dilettavo anche a leggere romanzi. Adesso sono quasi all-in sui saggi però ai tempi non la pensavo allo stesso modo. Mi piacevano i romanzi e ne ho letti parecchi che mi hanno tenuto sveglio la notte, vuoi per il terrore, vuoi perché erano belli, di Stephen King. La cosa più mainstream del mondo. Uno che si abbina molto bene a questa puntata è ‘L’ombra dello scorpione’ o ‘The Stand’ in inglese. Racconta del classico virus che scappa da un laboratorio e ammazza il 99% della popolazione del pianeta. I superstiti poi vengono posseduti o da Wanna Marchi o da Gandhi, e si combattono tra di loro. O forse no? c’è solo un modo per scoprirlo…
Vittorio
[ 00:48:01 ] Cliccare sul link e comprarlo per finanziare questo meraviglioso podcast che giunge direi alla fine, no? Questa puntata perlomeno no, cioè non il podcast è la puntata è la puntata se no qua impazziscono.Ringraziamo Enrico che ha dato i suoi soldi che vengono utilizzati per vedere le puntate premium di Non aprite quello podcast
L’Assistente
[ 00:49:01 ] Tutti i temi trattati su Tuo Big To Fail hanno solo uno scopo informativo e non di sostituzione a una consulenza finanziaria gli argomenti trattati non devono intendersi come consigli finanziari che suggeriscono la vendita o l’acquisto dei prodotti finanziari menzionati. Puoi ascoltare Tuo Big To Fail da 199 euro al mese con mini tasso TBTF al 2,95% e cuffie Tamarre inclusa nella rata. Approfitta degli incentivi statali! Anticipo di 4.699 euro, 199 euro x 35 mesi, rata finale un rene sano ed un bacio a Platinette.