Oggi a Too Big To Fail vi sbattiamo in faccia la dura realtà dell’esistenza finanziaria di tante persone tramite il verbo del profeta Bowman (al secolo Paolo Chiappafreddo), un consulente finanziario ha viste cose che voi umani… fate.
I consigli di oggi:
Nicola: The 12 million stuffed shark, di Don Thompson
Vittorio: The Four Seasons di Netflix
Alain: Last lecture di Randy Pausch
LA PROMO
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Cose nominate (forse):
- Il libro di Bowman
- Oro spezie e tulipani (blog Bowman)
- Bella intervista a Tamburi
- Articolo a caso di The Italian Leather Sofa: Dissezionare un portafoglio 60/40
- Articolo a caso di Salto Mentale: Sport economici da iniziare oggi
- Articolo a caso di Finanza Cafona: quasi 100 modi per risparmiare
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Oh, e ascolta tutto fino alla fine oppure ti viene una trombo unit!
Ascoltalo qui:
Trascrizione della puntata
By Clipto con l’aiuto di una trota imbalsamata.
Vittorio
[ 00:00:21 ] Allora, a me una cosa che fa davvero innervosire di come viene fatta l’educazione finanziaria, perlomeno in Italia, è il distacco enorme tra la teoria e la realtà. Cioè ci sono tutte queste discussioni sull’asset allocation, sulle tecniche di gestione del budget, di come devi distribuire il tuo capitale in proporzione perché in questa maniera o in quell’altra, prospetti su Python, il migliore portafoglio che potresti avere e come potresti migliorarlo con l’inserimento di un ETF che ha un capitale di un certo tipo, bla bla bla. Oh basta!Nicola
[ 00:01:02 ] Vabbè abbiamo capito, però vai al dunque che sembri Salvini. Però lo sai che le liste funzionano.Alain
[ 00:01:07 ] Sì basta che non siano infinite.Vittorio
[ 00:01:12 ] In tutta questa sintesi c’è il problema che non si parla mai veramente di cosa è la realtà, ma solo di teoria.Alain
[ 00:01:20 ] Purtroppo, quando arriva la realtà, se hai affrontato solo la teoria, ti arriva questo tir in faccia, guidato da un maniaco, e tutti quei bei piani che ti hai rifatto magari saltano per aria, no?Nicola
[ 00:01:31 ] E come diceva Stefano Accorsi, il problema non è usare o meno Excel, il problema è usare solo Excel.Vittorio
[ 00:01:39 ] Proprio per questo oggi abbiamo invitato un ospite d’eccezione. Uno dei pochi che secondo noi ha le mani veramente in pasta con la gente, che vede i problemi finanziari reali, li affronta e spesso, se ci riesce, li riesce anche a risolvere. Con noi Paolo Chiappafreddo, molto più noto come Bowman.Bowman
[ 00:01:56 ] Ciao Vittorio, grazie per l’invesito. Grazie per la presentazione.Vittorio
[ 00:02:03 ] Allora vabbè, vogliamo sfruttare un po’ della tua aneddotica. Ormai sono tanti anni che comunque fai il consulente e ne hai viste parecchie. C’è il tuo sito che ha questa documentazione infinita di portafogli che sono in realtà cose più o meno veridiche che tu hai affrontate nel corso della vita e tante volte anche sia sul canale YouTube interviste che rilasci, fai presente tante situazioni che sono un po’ in contrasto con i dogmi o con le situazioni tipo che vengono raccontate da tanti, no?Bowman
[ 00:02:33 ] Certo, perché molto del mondo della consulenza è un mondo fatto di immagine, anzi il grande è pubblicità e immagine. Io infatti cerco sempre di riportare il concetto verso cosa dovrebbe essere la consulenza in contrapposizione a quella che di solito è la promozione. Purtroppo per tanti anni i soldi veri si sono fatti con la promozione. Quindi la consulenza effettiva va riscoperta e ritrovata nella sua essenza pura, non nei libri e nella teoria, perché libri, teorie, normative, leggi, siamo pieni, però spesso è scena.Nicola
[ 00:03:10 ] Quindi vorremmo sottoporre delle teorie, no? O quello che succede nella pratica rispetto ad alcune teorie. Uno dei principi cardini della finanza personale quella di capire qual è la tua propensione al rischio però poi nella realtà succede che questa propensione al rischio magari può cambiare in pochissimo tempo perché magari una persona fa una carriera molto veloce in cinque anni ti cambia la vita e poi secondo me c’è anche il problema che anche se diventi ricco poi ci sono delle persone a cui abbassano la propensione al rischio perché dicono vabbè io ormai i soldi ce li ho perché dovrei rischiare di più mentre ci sono altre persone che magari possono pensare beh visto che ho così tanto patrimonio posso rischiare di più perché alla fine anche se ne perdo una parte non mi cambia niente quindi cosa ti è capitato Nella tua esperienza lavorativa in questi frangenti?Bowman
[ 00:04:07 ] Allora, un’esperienza di quattro banche, anzi attualmente cinque diverse, ma soprattutto di 22 anni in cui tra blogging, forum, followers, clienti, realtà in cui sei entrato in contatto, consulenti con cui ti sei confrontato, scontrato, eccetera, eccetera, ovviamente è capitato di tutto. Il concetto fondamentale è che tutte quelle che noi vediamo normativizzate e schedulate sono delle astrazioni anche il concetto della propensione al rischio è qualcosa di molto variabile che serve per sintetizzare dei problemi un po’ più ampio, un po’. Più complessi di solito si sintetizza il rischio come un rischio. In realtà, culturalmente esistono molti rischi e il lavoro del costruttore del portafoglio, che poi può essere o meno un consulente, è capire quali scelte non quanto, ma dove mi sono collocato. Un ipotetico diagramma per posizionarmi rispetto a vari rischi, insomma. E perché l’ho fatto? Cioè, quello che tu mi dicevi: una persona potrebbe essere ricca e dire ‘ma posso espormi a più rischio però tante persone ricche che conosco dicono ‘ma perché dovrei esporme a più rischio visto che già sono ricco? Cioè, già il mio obiettivo di solito di status l’ho già tra virgolette raggiunto. Insomma, al contempo altre persone fanno un ragionamento opposto, ma non solo perché in varie fasi della vita vita, ma anche in varie fasi dello stato d’animo, questa percezione del rischio cambia. Quindi c’è volubilità, cambiamento di idea, non conoscenza della persona, non conoscenza di quello che c’è intorno alla persona. Cioè, io posso farmi un’idea della mia propensione al rischio, ma non contemplo il fatto che magari sono sposato, mia moglie non la pensa così. Oppure, gli anni passano e i miei figli iniziano ad avere una certa parola. Oppure, ho una certa conoscenza del rischio e magari sono esposto ad altre strutture della mia personalità, chi magari va verso la depressione, chi va verso l’entusiasmo, perché magari è un imprenditore, una persona molto attiva, una cosa di questo tipo. Allora, il lavoro del consulente non dovrebbe, e qui c’è una grande travisazione. Certi volte ci cerca la soluzione tecnica, no? Dico, ma io ho il Tamagotchi qua che mi crea il portafoglio di ETF, questo è il fatto, no? Chi dice queste stupidaggini lo fa per una ignoranza culturale del mondo degli investimenti. Cioè non è che il mondo degli investimenti è iniziato 5 anni fa o 3 anni fa con i ETF eccetera eccetera.Vittorio
[ 00:06:38 ] Su questa cosa c’è pure il fattore che magari tanti pensano che la soluzione sia risolvere con uno strumento o una cosa tecnica. Quando tutta parte di questo lavoro magari è sull’aspetto psicologico, sulla rassicurazione, sulla spiegare i prodotti, fare educazione, no?Bowman
[ 00:06:54 ] Allora sì, però l’aspetto psicologico è un altro, cioè che spesso l’investitore non conosce alcuni elementi del suo profilo o meglio è convinto di conoscerli perché si basa su alcuni discorsi cognitivi. Il consulente dovrebbe idealmente riuscire a ottimizzare nelle varie situazioni della vita della persona delle strategie che però secondo me devono essere metodiche, quindi bisognerebbe avere chiarezza sulle scelte che si fanno e proporle con una sensatezza per la persona. persona che sta davanti cerca di capire il più possibile; poi perfetto non sarà mai io non mi capisco da solo, figuriamoci se pretendo che lo faccia un’altra persona, qual è il profilo vero della persona che sta davanti. Ti aggiungo certe volte lo capisci dopo un po’ di tempo che le persone investono con te cioè a me è capitato magari imprenditori che partivano dal discorso a me i soldi già ce li ho non voglio rischiare prudente prudente prudente che poi ci siamo incontrati a marzo del 2020 che lavoravamo solo io e lui e mi dicevano ma tanto quando i mercati fanno così basta non guardarli, ho detto, dico, scusa, sono cinque anni che mi fai fare prudente, prudente, prudente, adesso stiamo tutti con la polizia per strada, il cataclisma, l’epidemia, non si sa che se ci saranno mai i vaccini, se sopravviviamo fino a domani, e tu stai tranquillo con un portafoglio del genere, dico, scusa, a questo punto, io inizio a capire che forse la tua vera propensione a rischio è molto più resiliente di quanto mi hai sempre comunicato e magari me l’hai comunicata diversamente anche per un discorso di fiducia.Nicola
[ 00:08:18 ] Beh, ma questo è importante però perché alla fine, se tu ti metti nei panni di una persona che non ha mai visto o non ha mai parlato di soldi o con un consulente, è ovvio che poi non si può aspettare questa persona che la persona che ha davanti semplicemente non ti debba vendere qualcosa. Tutta questa analisi sulla persona, le sue esigenze, uno lo scopre solo se trova un consulente. Che fa il lavoro in quel modo lì per cui c’è il problema fondamentale anche questo. Adesso, forse appunto con un diverso livello di divulgazione questa cosa magari c’è più comprensioneBowman
[ 00:08:57 ] Poi si parte anche con dei bias quindi degli errori cognitivi legati molto alle nostre convinzioni tecniche nel senso che soprattutto io mi sono informato, ho approfondito alcune tematiche e mi fisso su alcuni discorsi di natura tecnica. L’azionario fa il vero guadagno tramite la capitalizzazione composta. Quindi io sono giovane, ho 22 anni, ho un patrimonio perché ho ricevuto un terzo della casa di nonno, classico caso. Lo investo a 30 anni, alto rischio, capitalizzazione composta. Ma scusa, hai 22 anni, stai finendo l’università, ancora non hai trovato lavoro, ancora non hai comprato una casa, ancora non ti sei sposato, ancora non hai fatto figli, ancora non ti sei trasferito in un’altra città, ancora non ti sei mai ammalato. Ancora non ti sei cambiato una macchina perché vai ancora con quella di tuo padre. Cioè ancora non hai fatto niente della tua vita e già questo patrimonio tu lo vuoi tra virgolette proiettare, non dico congelare, con una disciplina, quella della capitalizzazione composta, che è poi una disciplina forte, proiettata su lunghissimi termini. Allora bisogna capire se ha senso. Altro discorso, certe volte c’è l’opposto, no? Una mamma, 40 anni, ha dei figli piccoli, ha delle cospicue, soldi per tanti motivi, magari a 40 anni c’è il genitore di 80 che era a mancare l’eredità, cose di questo tipo e dice: ‘No, io per carità, la prudenza, la paura, perché cioè i bambini servisse qualcosa. Quella dice ma scusa, hai dei figli piccoli. A 40 anni è verosimile che anche non volendo il tuo stile di vita probabilmente rimarrà abbastanza costante nei prossimi 10 anni, cioè non è… salvo dover cambiare casa perché è più grande; non è un momento di grandissimo dinamismo, perché spesso i carichi familiari una certa stabilità non è universale, va da persona a persona. Però è un esempio, allora lì forse potrei ascoltare un discorso, ma tanto finché non sono grandicelli questi bambini, non si fa nessun altro grande cambiamento non si cambierà verosimilmente, la casa l’abbiamo già comprata; non si faranno grandi spese, le spese saranno per loro. Questo può essere più verosimile, però le persone certe volte partono da un’impostazione emotiva, non sempre giusta rispetto a quello che potrebbe essere un consiglio efficace. Faccio un esempio invece di un portafoglio che ho fatto proprio oggi, ho parlato oggi con delle persone situazione dei figli piccoli; quindi quella che elencavo prima, mi esce fuori un questionario MIFID di persone non esperte. Però, al contempo l’aspettativa della crescita, quindi però vorremmo investire a 10 anni per i figli, far crescere il capitale, eccetera, eccetera. Quale strategia ho dato io per stare: Uno nella compliance legale, che è sacra. Uno nella conoscenza del cliente, appunto, prendiamo, iniziamo questo rapporto e valorizziamolo e devo capire anche a livello tattico e strategico come muovermi. E due però nell’obiettivo. Allora, innanzitutto partiamo da un discorso moderato come da Profilo MiFID, focalizziamolo su asset che difendono da un particolare rischio, dall’inflazione, perché l’inflazione è quella cosa che se poi arriviamo all’orizzonte temporale lungo e al dinamismo è quella cosa da cui sicuramente devo cercare di difendermi perché è il primo rischio di un investimento a lungo termine ben diversificato e fatto in maniera efficiente, equa e corretta, diciamo. Poi ho detto: immaginiamo una strategia ad evoluzione. Ovvero, oggi mi avete dato questo profilo, io mi devo tenere sul capitale di rischio con quel discorso. Però è possibile che ad ogni revisione periodica, uno, sia migliorato il tuo profilo, perché da investitore anno zero sei diventato investitore anno uno, anno due, e due, è possibile che piano piano ci si riesca a spostare da 5 di rischio, 6 di rischio, 7 di rischio, 8 di rischio, arrivare a un orizzonte temporale lungo. Che mi consente ben prima del termine dell’obiettivo di portafoglio di avere un’allocazione dinamica che sfrutti effettivamente la crescita. Questa è un tipo di soluzioni che ho proposto e che stanno valutando, ma credo che abbia avuto…Vittorio
[ 00:13:06 ] Ma questi sono tipo casi che mi sembrano molto comuni, no? Ciò è ad esempio, quello che fra due anni vuole comprare la casa, ha un piccolo patrimonio e pretende che quel investimento in due anni gli possa garantire quell’extra in più per avere una stanza in più, però non avere rischi, avere poca volatilità. E no, quelli sono i casi assurdi, oppure c’è anche il caso della persona che ha un po’ le mani bucate e quindi pretende una crescita mostruosa del poco capitale che mette, oppure magari, che ne so, investe molto meno di quello che poteva essere il piano che ha ideato, no?Bowman
[ 00:13:42 ] Esatto, allora questo è un’altra tipologia di caso, questo rientra nel perché investi, qual è la tua situazione personale e qual è la filosofia dell’investimento. Questo è un caso ad esempio di propensione al rischio, ovvero ipotizzando che io ho alcuni risparmi, però questi risparmi non sono sufficienti a realizzare alcuno degli obiettivi che io mi pongo nella vita, cioè ho i soldi per comprare una macchina, ma della macchina non me ne frega niente, non ho altre grandi necessità perché comunque ho stipendio fisso, Ho già la casa, cioè non ho altri problemi, allora mi assumo il rischio perché se quel capitale lo moltiplico potrà essere utile per aggiungere alcuni obiettivi. Se invece quel capitale lo perdo, tutto sommato non mi cambierebbe molto. Però bisogna capire molto bene la persona, perché poi molti partono con il discorso sì’, tanto io non importa e poi no.C’è anche il discorso psicologico, perché tu ti approcci all’investimento. Uno dei problemi è quello del trading, cioè il trading è un’attività molto prossima al gioco d’azzardo, ma non per l’attività in sé, perché no, non è vero che io la faccia in maniera scientifica, eccetera, per gli effetti neurologici sul nostro cervello. È un’attività che dà senso di ricompensa, dopamina, serotonina, il piacere di avere, sono forte, sono un grande trader, sono il migliore, ho centrato il colpo. Avevo ragione, avevo visto giusto, ho fatto giusto analisi e 2 serotonina, euforia, sto bene, sono più sicuro ora, mi sento più sicuro, sento di aver capito di più le dinamiche, sento di aver apprezzato il gioco. Che sono due neurotrasmettitori che danno dipendenza, questo è un problema perché poi ti abitui che l’investimento deve fare quegli effetti al tuo cervello, cioè se non mi dà soddisfazione e non mi piace, svolgiamo altre attività per farcene piacere, piuttosto che la gestione delle nostre risorse, oppure dedichiamo una piccola parte delle nostre risorse a giocare e a divertirci, e utilizziamo le risorse che invece possono cambiarci lo stile di vita, laddove non le mettiamo in gestione efficiente con un metodo più noioso. Sicurezza, cioè, di dire ma io ho i soldi. Cioè, io ho sempre e continuano a fare il loro lavoro.
Alain
[ 00:16:03 ] Provo a fare un passo indietro perché mi è piaciuto molto il contrasto che c’è fra la teoria del buon consulente e la pratica del sistema di incentivi che porta il consulente a diventare un promotore. Riprendo l’esempio che hai fatto, quello del ragazzo di 20 anni, perché secondo me è un esempio molto interessante. È un ragazzo che ha i soldi, te li vuole dare in mano, vuole pagarti la commissione e tu, se sei un bravo consulente, in teoria, dovresti dirgli, no, quei soldi spenditeli per la tua istruzione, spenditeli per una macchina più decente, fatti un viaggio in giro attorno al mondo. Come si fa a far sì che la teoria coincida con la pratica nell’ambito della consulenza? Come facciamo a trovare un incentivo che possa funzionare per far sì che i consulenti lavorino a fare la giusta consulenza a questo ragazzo?Bowman
[ 00:16:51 ] Te lo do subito l’incentivo e vuole essere un incentivo ai miei colleghi più che altro. 80% della ricchezza in Italia è nelle mani di over 65, secondo me anche over 70, ma nel corso dei prossimi 20 anni, quindi prima che io andrò in pensione, passerà improvvisamente di generazione a quelli che attualmente sono i ventenni. Ventenni che quando avevano 10 anni hanno visto apparire gli smartphone, quindi internet è diventato qualcosa a cui tutti, in qualunque momento per tutto il giorno, sono connessi e accedono al meccanismo delle informazioni. Se io a quel ragazzo, quello che ha 20.000 euro, metto da parte 500 nel mese, io faccio un bel fondo pensione con un provvigionale di tutto rispetto. Poi finito lui, dico ma c’è pure tre amici da presentarmi? Ok, vendo uno, due e tre. Poi finiti loro vado a fare la cena con i genitori e vendo vendo vendo, espando il mio portafoglio, guadagno, fattura la grande, eccetera, eccetera. Il problema fondamentale è che quel ragazzo, tra cinque anni, dice: ‘Ma io sto fondo in pensione, che ho preso con Paolo cinque anni fa. Adesso che sono ingegnere a Google, ma che ci devo fare? Ho anche questo ottimo rapporto, però non è che mi ha dato questa grande utilità, Paolo, no? Quando poi il passaggio dei soldi passerà non sarai tu il loro gestore se non in minima parte e ci saranno molte altre soluzioni che saranno favorite. Una cosa in cui io invito a riflettere i colleghi consulenti che dicono, no, gli influencer insultano il mondo della consulenza ce l’hanno con noi, eccetera eccetera. Allora, un influencer di materie finanziarie, che cosa fa? Cerca di parlare di argomenti di loro interesse, lato consumatore e da una user experience. È come quando tu vedi i canali YouTube di quelli che fanno la prova delle macchine. Molti hanno lavorato nel settore, hanno delle competenze tecniche, hanno fatto i corsi di guida sicura, sono appassionati da automobilista. Ma di solito non sono gli ingegneri che stanno lì a progettare una nuova BMW a Monaco, insomma. Sono delle persone che danno una user experience. Non vengono a dire sì, però il freno fatto in quel modo è fatto in quel materiale in carbonio, che è leggermente meglio e leggermente peggio. Dicono: ‘Guarda, sta macchina non mi è piaciuta.’ Perché non c’entra dentro il passeggino. Quello di fanno come discorso. La domanda è perché 90 per cento degli influencer verso i consulenti finanziari da una user experience negativa, se non devastante? Cioè non è ‘1 lo dice così 2, 3 dice così: unico che ne parla bene, ma fa il consulente! Ecco questo è qualcosa di forte ed è qualcosa su cui bisogna riflettere cioè bisogna tornare secondo me al servizio, al lavoro di consulente. Lo so che con la promozione guadagni subito.Alain
[ 00:19:35 ] Non ti preoccupare, li costringeremo noi. Parliamo delle finanze di coppia. Cioè vabbè, conosciamo tutti più o meno alcune best practices, però quello che vogliamo sentire sono le storie dell’orrore, cioè i peggiori casi di gestione delle finanze di coppia, gli amanti che muovono i fili, i mariti che svuotano le casse, le mogli che scappano col malloppo, le ramo 1, 2, 3.Bowman
[ 00:19:58 ] Vabbè volete ridere c’è a livello di cazzata? Tanti anni fa ci fu il concetto della vendita dei unit c’era la famosa trombo unit. La polizza assicurativa, hai un amante una ragazza insomma di cui i favori in qualche modo godi tipicamente sei sposato o impegnato e sei imprenditore che vuole mostrarsi così via allora consiglio da consulente qual è? si fa questa bellissima polizza strutturata per la crescita eccetera eccetera perché dici se mi succede qualche cosa praticamente lui 55 60 anni e lei 30 voglio fare in modo che rimane anche qualcosina a te insomma perché proprio unit no? Questo è il metodo anche per venderle uno dei pochi vantaggi degli Unit Link rispetto alla ramo primo alla polizza a gestione separata. Ci sono i costi che sono agghiaccianti e quant’altro è che sono soggette alla legittima quindi se hai moglie e figli poi il beneficiario poi è aggredibile se ha preso questi capitali che violano la legittima, ma solo sui premi versati. Quindi se io li faccio ad Alain faccio Unit investendo 30 mila euro mettendo tutto in Nasdaq Alleva nonostante i costi che possono essere anche cioè eccetera. Magari dopo 15 anni quei 30 mila sono diventati 200 mila, sui 30 mila potrebbe esserci la legittima, ma comunque esiste una quota disponibile e sui 170 puoi dare a chi ti pare insomma così via allora fai una Unit e metti beneficiario il nome dell’interessata poi stampi un bel contratto e gli dici: ‘Guarda, io però a te ci penso’. Purtroppo questa cosa è morta nel 2023 con il cambiamento della legge sui beneficiari in cui puoi individuare i beneficiari di qualunque polizza fatta da una persona di cui tu sei erede, quindi la cosa viene a cadere. Però, fino al 2023, c’è una strada privacy, cioè la tua compagna non avrebbe mai saputo che, anche se avessi scoperto di stare con la unità, non avrebbe mai saputo a chi andava il beneficio. Mettevi il beneficiario non so insomma Sharon eccetera eccetera e gli dai una copia di ‘Mi raccomando’, conserva la copia perché vedi, questo è il contratto, tu sei beneficiario, eccetera, eccetera. Così se mi succede qualcosa, ce l’hai da parte. E poi vai a cambiare il beneficiario e mettevi quello che volevi il giorno dopo.Nicola
[ 00:22:14 ] Io comunque conoscevo solo la trombonave, adesso la trombo unit.Bowman
[ 00:22:20 Battuta da bancario, insomma? A me, ma di? No, ma poi storie dell’orrore. Milioni, dai conti cointestati, la moglie arriva la sera prima e svuota tutto, queste troppe ne ho viste, storie dell’orrore di tutti i tipi, troppe ne abbiamo viste.Vittorio
[ 00:22:42 ] Ma parlando di clienti difficili ci sono pure quelli ansiosi, pesanti. Che sono sempre nel panico, cioè quel tipo di persone come li gestisci?Bowman
[ 00:22:52 ] Allora, adesso ai clienti c’è un rapporto anche di selezione reciproca, prima in banca era un po’ più complicato perché arrivavano, erano quelli della filiale, chi c’era c’era. Considera che una fetta importante della popolazione italiana assume psicofarmaci e tutti hanno i loro problemi, quindi capisci che ci sono stati casi di follia. Come ci sono quelli che gridano come pazzi sulla metropolitana, te li trovi in banca insomma, che fanno queste cose qui, quindi ci sono sempre stati casi esagerati. Ricordo un caso di una persona utilizzava la massima privacy, che attaccava a parlare con i suoi problemi, chiunque e nessuno gli rispondeva. Quindi poi andava, cioè ormai viveva all’estero, quindi si identificava questo numero estero, e la gente aveva il terrore di alzare la cornetta. Quindi non si rispondeva insomma finché iniziava a chiamare i filiali a caso della stessa banca e beccava un malcapitato nell’altra filiale, fino a che questi colleghi ti chiamavano e ti dicevano ‘Oh, ma quella è cliente tua, no, no! Scusa storia dell’orrore! Tu volevi sentire storia dell’orrore? Coniuge che va in coma e l’altro coniuge scopre che è milionario, ma avevano sempre vissuto della misera più assoluta.Nicola
[ 00:24:06 ] Oh, no! Però vabbè, mi sembra una roba migliore di ‘Il coniuge va in coma e scopri di essere in bancarotta’.Vittorio
[ 00:24:23 ] Dipende quanto ti fa piacere esserti goduto la vita da giovane o meno.Bowman
[ 00:24:27 ] Le persone affette da eventuali psicosi tenevano in casa patrimoni in contanti, ingenti, fino a quando poi qualcuno, arrivato ad una certa età, avendo bisogno di un’assistenza, arriva qualche parente gli va a fare le pulizie e trova il classico sotto il materasso, gli prende un infarto; insomma, casi peggiori che li muravano dentro. C’era questa psicosi che li murava dietro le mattonelle della cucina. Poi i figli non sapevano questo patrimonio, fino a quando non l’aveva fatto e vendevano la casa con tutto murato dentro; è tipo là che succede: sono le imprese di ristrutturazione che riescono ad avere degli improvvisi picchi di fatturato. Io credo sia successo proprio così.Alain
[ 00:25:25 ] Invece c’è, secondo me, un tema in cui i consulenti fanno ancora un bel bel lavoro; comunque, un lavoro che noi influencer non riusciamo a fare bene. Ed è la fase di decumulo. Cioè della fase di decumulo noi non parliamo praticamente mai. Perché non abbiamo una lira? Dai, diciamo la verità. Solo euro. Siamo giovani. Diciamo che Vittorio compra un gratta e vinci e si fa 500k e sogna di smettere di lavorare. Come gli pianificheresti la fase di decumulo? Cioè, che considerazioni fai a grandi linee e soprattutto ti capitano spesso questi scenari, a parte il gratta e vinci?Bowman
[ 00:26:02 ] Capita con estrema frequenza più che il gratta e vinci da 500k di persone che sono stati imprenditori tutta la vita, sono stati abituati ad avere parte degli utili delle società produttive di successo, di tutti i tipi eccetera eccetera. Tutta la vita, quindi anche un certo reddito, poi a un certo punto smettono e vendono l’azienda. Quindi passano da reddito 1.000 al reddito quello INPS 0. Per loro zero, per il loro mantenimento, ma in cambio hanno questo qualche milione o comunque cifre importanti, una sorta di più che gratta e vinci, più qualche biglietto alla lotteria da gestire, ok? Gestione tradizionale italiana che subito compra 20 immobili, anche improbabili e poi da comprarsi spesso per gestire questi soldi in poco tempo. Quindi in una particolare fase di mercato, se è stata fortunata bene, se è stata sfortunata non molto bene, Perché magari li vedono difficili tra virgolette da perdere rimangono gli e gli immobili ovviamente poi anche l’immobile va gestito quindi poi andando avanti con le cose può diventare complicato per vari metodi. Sul discorso finanziario l’obiettivo è capire che cosa ti aspetti tra virgolette dal decumulo quanta ansia ha il cliente che tipo di propensione al rischio tutta una serie di cose.Consideriamo che una persona che è passato da 15.000 al mese a 1.500 euro al mese di assicurato INPS, più qualche milione a 65, certe volte imprenditori magari arrivano anche a 70 anni, non è che sia propenso al rischio, per motivo molto semplice, perché dice io sto bene, ma quello è il mio unico asset, se quell’asset io lo taglio non ho più tempo per fare un’altra giocata a roulette, insomma. Può farlo un imprenditore di 30 anni, ma per cui fa una cosa che si trova questi soldi arrivati o inizia a guadagnare in maniera molto forte con i 70 mi sembra molto difficile che abbia questo discorso, a meno che non abbia tutt’altra entrata ovviamente. Se è in pari immobiliari la parte finanziaria gli interessa il giusto insomma, oppure se ha aziende di cui è socio non gestisce lui ma continua a prendere gli utili, quello è un altro discorso. Allora, in questo caso, certe volte si fanno dei portafogli anche a distribuzione, capendo quale deve essere il tipo di decumulo, cioè vuoi mantenere un tenore di vita in cui tra i 1.500 dell’INPS e i 3.000 euro al mese di cedole, dividendi, utili, eccetera eccetera va bene ci sta bene eccetera eccetera oppure vuoi vivere in barca con le modelle spende 25.000 euro al mese?
Allora, nel secondo caso, sarebbe meglio, secondo me, ma sto facendo delle simulazioni, un portafoglio a breve termine con dei bilanciamenti periodici in cui a ogni bilanciamento tu smonti il tuo budget per quest’anno ai 70 anni, ai 10 anni di vita attiva con le modelle quindi abbiamo 10 revisioni periodiche ogni anno. Ti dici il mio budget con come voglio divertirmi nel 2026 sono 200 mila. Smontiamo questi 200 nel 2027 mi sono preso la polmonite solo 50, smontiamo 50. Nel 2028 no, perché la barca la sposto in Brasile ne voglio 300 quindi devi avere un portafoglio a revisione periodica con orizzonte a breve termine e secondo me decumulo variabile. Però, qua parliamo del top della spesa.
Se il discorso è più contenuto c’è voglia avere una rendita come se fossero immobili, ma rimangono più liquidi per qualunque cosa ci succede eccetera. Si fa un portafoglio che deve essere a distribuzione e lì c’è un discorso sulla base degli asset che tu hai messo ovviamente netto dei costi, questi hanno uno storico di rendimento di un certo tipo. Il consulente bravo può patteggiare con te dicendo: ‘abbiamo fatto un portafoglio 40-60%’, faccio un esempio banale. Ha avuto storicamente un rendimento. Ci possiamo puntare idealmente al 6,5% di rendimento. Ok, Quanto distribuisco e quanto andiamo a rivalutare il capitale se vuoi che distribuisco il 4% che al netto delle tasse è un 3%, considera che poi il capitale si rivaluta di quel 2,5% che speriamo che l’inflazione rimanga negli standard BCE. Se vuoi che distribuisca il massimo possibile, spera che l’inflazione non sia tanto alta o che non vivi troppo a lungo o che comunque non litighi i tuoi figli perché ti sei mangiato buona parte del valore del portafoglio. Se invece vuoi una distribuzione più contenuta, puntiamo alla crescita ricapitalizzazione del resto sul resto dell’investimento. Poi ci sono tanti modi ok cioè: se tu distribuisci sulle obbligazioni è un bel problema poi andare a difendere il nominale a lungo termine, ma se distribuisci sui dividendi delle azioni ci si dovrebbe auspicabilmente attendere che nel lungo termine il capitale faccia il suo lavoro anti-inflattivo e oltretutto generi un qualche tipo di rendita da dividendo, da utile.
Nicola
[ 00:30:31 ] Ma visto che hai nominato i portafogli immobiliari, ti è mai capitato di avere persone che magari avevano investito magari non a Roma però in provincia o fuori esatto. Quindi la situazione è stata un po’. Ciò è, si aspettavano di aver detto: ‘Guarda io ho comprato questo totale appartamenti a X e pensavano che sarebbe diventato X2 X3 e in realtà è diventato un mezzo di X.Bowman
[ 00:31:02 ] Questo è accaduto purtroppo, qual è il problema? Che la cultura dell’idea, cioè a certe volte sembra il consulente onesto. Perché non facendo agenti immobiliari, non abbiamo guadagnato sull’immobiliare salvo in realtà i mutui, perché noi sui mutui in realtà guadagniamo. Dice uno ce l’ha con l’immobiliare no, il problema è che in Italia buona parte della capitalizzazione è già molto esposta all’immobiliare quindi andargli pure a dire no, ti conviene fare un bel fondo tutto sul real estate potrebbe essere una certa sovrapposizione di problema. Poi ci sono tanti tipi di immobiliari perché il real estate dei mercati è tutta altra cosa rispetto alla casa a Rieri in provincia di Rieri.Però il problema fondamentale, come dici tu, c’è chi anche con piccoli capitali ha detto: ‘Vabbè, il capitale è piccolo’. Colpo di genio? Investo lo stesso in immobili perché non li compro a Milano, a Roma no li compro nello sprofondo e mi faccio due appartamentini da affittare a poco. Tanto anche se è poco. Però nella percentuale fanno questi calcoli matematici… è assurdo. Perché se io è poco, quello che prendo in percentuale ma una porta di quell’appartamento costa sempre la porta; se devi cambiare porte, è un problema serio. Oltre tutto i comuni sono piccoli là sono assatanati di tasse aumentano l’immondizia, ti rovinano i figli si disperdono perché non gli hai lasciato la casa in cui possono vivere, stai in un borgo disabitato questi sono problemi. Intorno a Roma è pieno romano ponte di romani; Ponte di Nona, tanti geni dalla finanza ho detto ma posso permettere a casa dove sta la metropolitana la compro a 50 minuti dal raccordo anulare in mezzo a un sobborgo che però mi ha detto un costruttore che crescerà avrà un grande successo e poi tragedie inimmaginabili; senza andare poi in provincia per qualche altro genio colpo di genio ha detto no ma io mi posso permettere solo la casa di montagna nel Frosinate nel caso nostro e mi compro la casa di montagna nel Frosinate che poi chissà perché sono tutte deserte e quindi.
Però ci sono altri problemi; il problema è che questa tendenza al mattone l’amore così proprio sensuale per il mattone che ha l’italiano medio è generazionale quindi il problema qual è? Che il tuo bias poggi a sulle spalle di giganti, che già prima c’è chi nelle generazioni precedenti ha avuto questo stesso bias e poi la gente tace perché l’errore immobiliare non si dice, ho le case, ho i terreni tutti questi nodi al pettine si sono riscontrati un bel primo dicembre del 2011 o 2012 quando la gente è venuta qua pagare l’IMU arrivavano i signori anziani che non avevano gli facevano male le gambe per scendere in filiale figura deve andare in Molise a raccogliere i frutti della terra dei molti terreni che i loro avi gli hanno lasciato in parcelle perché poi per carità le eredità non si dividono se no poi gli litigano quindi tu c’hai tre diciassettesimi dei 50 terreni in giro per l’Italia insomma con un annesso casolare di ludo. Però arriva Monti e dice tu c’è dei pagalli quindi arriva questa gente che ci aveva zero sul conto corrente 1300 euro di pensione già spesa e doveva pagare questi modelli con una signora che era 24 unità immobiliari qualcosa del genere per cifre che erano vari mesi dei loro stipendi e non avrebbero dovuto mangiare. C’è gente che non l’ha pagata ha detto a me tanto se li piglierà lo stato. Però il problema a certe volte immobiliare, c’è un problema immobiliare, che le famiglie tacciono, anche la mia tace.
Alain
[ 00:34:56 ] Questo tra l’altro fa parte dei tantissimi preconcetti che ha la gente. Quando ti arrivano con questi preconcetti, tu che fai? Come li affronti?Bowman
[ 00:35:05 ] Allora se il preconcetto radicato è una persona anziana cerchi di parlare un po’ col figlio e dire magari non criticare sempre parlare in maniera positiva. Poi deve essere lui che si rende conto. No? Dico “vabbè, non ha valore però è una cosa affettiva. Poi comunque là l’aria è fresca c’è passate le ferie” e poi lui “no ma io non ci vado da 15 anni” quindi ecco…Nicola
[ 00:35:39 ] Ma sai qual è il valore di questo? È che, come dici tu, le persone queste cose non le ammettono. Però, secondo me, se sentono che non sono loro l’eccezionalità, che è una roba comune. Poi, alla fine, uno sdrammatizza e dice: ‘vabbè, magari’. A quel punto, là, è portato a fare la scelta giusta. Finalmente, ti levi il dente.Bowman
[ 00:36:04 ] I miei genitori quando sono andati in pensione, se sono voluti comprare un pezzo di terreno agricolo, ha detto: ‘scusa, no’. Ha due protesi alle gambe, cioè è agricolo; “i soldi sono i miei, ci faccio quello che voglio”.Vittorio
[ 00:36:17 ] I misteri nascosti nelle famiglie sono le azioni Tiscali che nessuno l’ha avuta in Italia. Però, non si sa come quando ne parli in una cena. Cala un silenzio drammatico.Bowman
[ 00:36:30 ] Sì, sì, sì. Io per anni ho usato il capital gain di mio padre, di azioni di Tiscali, per plus valenza. La cosa grave è lo spossessamento dei titoli. Nel senso che se un titolo è fallito, te lo devi prendere in eredità. Quindi non so quelle di Tiscali il problema, so quelle Fintech, Cirio, queste cose qui, che sono fallite. Però comunque andrà fatta la divisione del titolo fallito, perché non si sa mai tra gli eredi. È capitato una volta che erano 13 eredi, che dovevo dividere questi. Cosa è il conto non glielo chiudevano perché c’era un’azione che l’azienda la banca non te la spossessa non si prende la responsabilità valore nominale, un centesimo, ma quel centesimo va diviso per 13. Sparsi ovviamente. Poi ovviamente non esiste la cultura in Italia del testamento di dire i soldi che stanno sulla banca d’arte. Tali anche se sto a 50 euro li lascio tutti a mio cugino al mio vicino di casa. Almeno evitiamo casini, no, non voglio litiga con nessuno. Se la vedranno tutti i 13 cugini quando muoio. Non c’è qualcuno che dice ‘è una eredità di 16 euro’, rinuncia all’eredità e poi l’ha presa e mi offre la cena. No, tutti. Io voglio il mio bene, non si sa mai che sia una miliardaria. E quindi bisogna tenere aperto questo conto con dentro un’azione da un centesimo finché i loro legali, perché poi con i loro legali, questa cosa dopo due o tre anni, non riescono in qualche modo a dividersi questo centesimo, a spostarlo sui vari depositi di titoli. Qualcuno lo vuole spostare sul loro deposito titoli che sta nell’ufficio postale del paesino vicino Caserta, quindi cioè la cosa è molto comica. Però, sono cose con cui io mi sono confrontato, ho parlato, ho spiegato. Poi, più o meno, una buona cultura sull’argomento poi non posso risolvere dei disguidi legali che non sono risolvibili insomma. Ma era un problema se qualcuno rinunciava a quell’eredità? Evidentemente, sì.Nicola
[ 00:38:16 ] È giusto così anziché parlare dei figli del vecchio che litigano per la loro eredità, queste situazioni qua sono più interessanti.Vittorio
[ 00:38:28 ] Paolo, grazie mille per essere stato nostro ospite. Linkiamo il tuo libro perché è veramente ben scritto e credo che sia un ottimo passaggio per chi si approccia diciamo da principiante ma vuole fare un bel ripasso anche se si sente di avere di sapere qualcosa, perché aiuta sempre comunque fare un bel ripasso. Ultimamente, hai pure cambiato lavoro quindi se ne vuoi parlare e poi chiaramente spammiamo un po’ i prossimi incontri farò a Roma, perché ci sono stato alla prima. Magari le prossime vengo di nuovo, sono molto interessanti e hai ragione tu che forse serve fare degli incontri dal vivo per parlare di certe cose anche creare dei gruppi in cui varie persone si possono confrontare su questi temi, perché forse manca proprio questo.Bowman
[ 00:39:09 ] Allora, il discorso degli incontri dal vivo nasce per una serie di esigenze anche personali. Uno, è un modo semplice per creare contenuti per il mio canale YouTube, perché poi li registro, li metto lì e l’ho fatto in maniera semplice. Due, perché tutto il giorno davanti al computer a risponde a molti clienti che di solito hanno un incontro di persone, c’è un giro per l’Italia, ti crea una sorta di horror vacui, cioè non vedi le persone davanti e inizi a avere varie sindrome psicologiche, quindi ogni tanto vedere un po’ di esseri umani ti aiuta. E tre perché, secondo me, c’è anche l’importanza di uscire sempre dal piglio al bottone vedo il video registrato, sento la cosa: ciò metodi diversi canali di comunicazione hanno un’efficacia diversa. Le persone quando le vedi poi in pochi minuti chiacchiere di tante cose.Io ho cambiato lavoro quindi da lavorare all’interno di una banca, in resistenza a un metodo bancario, pressioni commerciali di prodotto. Io facevo una grande contestazione a questo discorso sono passato a fare il consulente finanziario. Però, perché ho trovato una rete che non cito, che permette di lavorare efficacemente in Fee-only, vuol dire che non devo assolutamente collocare dei prodotti che dentro hanno delle provvigioni come fondi attivi, voli se quant’altro però posso creare dei portafogli con strumenti efficienti ma soprattutto con totale trasparenza nel senso che costo di gestione lo si pattuisce. Io poi l’ho fatto universale fino a un milione di euro ho fatto 0.75% per tutti lo si mette nero su bianco come primo argomento, invece i promotori non parlano mai dei costi, “ma ci sono dei costi. Possono essere interni al prodotto, no, ma qualcosa è gratis. Il conto è gratis”, mettiamo il 3% del tasso sul conto i primi tre mesi e mezzo, e poi dopo vediamo, facciamo dei prodotti efficienti che guadagno. Io invece parto proprio dal discorso della trasparenza e quindi dico: avete questo servizio a queste condizioni, confrontatelo con gli altri, vedete se trovate di meglio.
Nicola
[ 00:41:12 ] Beh, sei stato onesto soprattutto a dire queste cose.Bowman
[ 00:41:17 ] Io cerco sempre di essere trasparente perché punto tutto sulla trasparenza. Quello che dico è quello che è e se non è così mi sono sbagliato non l’ho fatto apposta.POSTA DEL CUORE
Alain
[ 00:41:33 ] E siamo tornati alla posta del cuore. Ora, dai, sapete, devo ripeterlo ogni volta. Ci potete contattare via mail, ci potete contattare via forum sul sito, su Spotify, su YouTube, dove volete. Trovate un modo nuovo per contattarci, sorprendeteci. La prossima volta, se lo trovate, lo aggiungo a questa nota.Comunque ci scrive D4N0 da Spotify. Che è un nome che conosco è quello del private equity! Questa però è una domanda interessante:
Ritornando al discorso di private equity: è una richiesta per Nicola puntata apposta per il podcast. La vogliono. Le holding che fanno investimenti in private equity tipo Buffett quella di Buffett, Berkshire oppure Tamburi sono meglio o sono sempre un’inculata come Blackstone?
Nicola
[ 00:42:27 ] È difficile fare un discorso in generale perché dipende molto da come questi gestori di queste società hanno a cuore i loro azionisti, perché di solito vedono i loro azionisti come quello che si chiama permanent capital, nel senso che quando quotano la società, chi compra le azioni versa un aumento di capitale nella società, nella Tamburi, insomma, e quel capitale lì poi Tamburi non te lo deve più ridare indietro. E quindi è quella la differenza fondamentale, è che rispetto a uno che vuole aprire un fondo di investimento, quel fondo di investimento lì poi, se è un fondo chiuso non li devi ridare indietro, però non ci sono in Italia. Insomma, in un fondo normale l’investitore ti può chiedere indietro i soldi quando vuole. Mentre se tu fai un aumento di capitale quei soldi lì poi rimangono tuoi e poi hai anche la possibilità abbastanza facilmente di tornare sul mercato a richiedere dei soldi se ti servono. Però il discorso è che devi dare indietro qualcosa a questi azionisti, per cui o tu sei onesto, diciamo. E quindi le fee che sostanzialmente generi attraverso la gestione dei fondi, le ridai agli azionisti e quindi se tu fai dei fondi private equity buoni, raccogli un sacco di fee e se una buona parte di queste fee, le ridai ai tuoi azionisti diventa un investimento interessante. Però molto spesso, quelle fee il grosso di quelle fee finisce nello yacht e nei cazzi e mazzi del proprietario della società. E tra l’altro, uno potrebbe pensare rispetto a quello che ho detto prima: se tu vuoi fare degli aumenti di capitale o magari vuoi aprire un’altra società, insomma è un gioco continuo. Non è un gioco che fai una volta sola, perché se lo fai una volta sola puoi tranquillamente inculare la gente. Però, il fatto è che l’investitore comunque ha una memoria molto corta e quindi c’è l’incentivo per queste persone che comunque ci provano, perché sanno che poi molto probabilmente ci potranno provare un’altra volta in futuro. Guardate che adesso, ad esempio, stanno già ricominciando con gli SPAC negli Stati Uniti. Non sono passati manco 5 anni e li stanno rilanciando. Perciò, secondo me, è un po’ più vicino all’inculata che alla non inculata, generalmente parlando.CAZZABUBBOLE
Io mi ero preparato un’introduzione, normalmente noi insomma prepariamo questo documento una settimana prima di registrare la puntata. Io mi ero anche scritto una roba che parlava dell’immobiliare, per cui c’entrava benissimo con quello che ci ha appena detto Bowman e con il resto. Però ieri notte c’è stata gara 1 delle finali NBA e quindi io al venerdì non vado in ufficio e mi ero preparato tutta la mia giornata, mi sono svegliato, ho lavorato al mattino, a mezzogiorno sono andato a prendere mia figlia a scuola ho guardato metà della partita durante la pausa pranzo poi ho ricominciato a lavorare e sempre sono stato attento zero social zero niente ho sbagliato perché ho guardato Il Post. Il Post sono dei mezzi cani perché a volte si ricordano che esiste la palacanestro però non si erano ricordati questa volta per cui è andata bene. Quindi mia figlia poi va a giocare da una sua amica, io sono a casa da solo, sono a casa da solo, mi metto sul divano e continuo a guardare la partita. Finché non arrivo a quattro minuti dalla fine. Prima avevo portato mia figlia a Kung Fu e mentre ero a Kung Fu leggevo le scimmie in borsa su Reddit. E uno su Reddit dice, ah domani a Bologna c’è la presentazione del libro di, come si chiama, Stevenson. Rip era andato a fare la presentazione del libro ieri, quindi mi viene in mente e dico, ‘ah, è un po’ che non scrive su Telegram, no? Lui ha un canale Telegram in cui scrive le news del suo canale. Dico, cazzo è un po’ che non scrive degli aggiornamenti.’ Chiamano il time out, quattro minuti dalla fine, vado a guardare su Telegram sul suo canale e non ci sono nuovi post, ma vedo che ci sono dei commenti nuovi sul post che lui aveva scritto due settimane fa e quindi quello in cui annunciava che avrebbe fatto questa presentazione del libro e quindi diceva magari ha scritto qualcosa su quello e invece questo cane malato a cui non auguro di morire ma auguro a tutte le persone che gli stanno care di morire di morire davanti a lui in una maniera e lui deve vivere e vedere queste persone che muoiono e soffrono questo cervello di merda pieno di merda. Adesso mi devi spiegare che cazzo ti passa per la mente di andare sul canale Rip News di Telegram a commentare e a scrivere in quel commento il risultato della partita. Perché? Perché? Pezzo di merda. Perché? E tutto questo, tra l’altro, con io che sta cazzo di finale con Oklahoma in finale me la tenevo da due anni da due anni Indiana su 48 minuti di partita Indiana è stata avanti 0.3 secondi, gli ultimi 0.3 secondi della partita e questo mi ha rovinato, mi ha rovinato tutto perché non lo so, non lo so ma sei la persona peggiore del mondo, non so chi tu sia.
Nicola
[ 00:48:06 ] Mi è anche venuto in mente che forse riuscirei a fare una rubrica solo sui modi in cui mi sono state spoilerate le partite dell’NBA, anni di questa croce.Vittorio
[ 00:48:24 ] Mandato la mail con i risultati a nicola.protasoni@…Nicola
[ 00:48:32 ] Invece io vorrei consigliarvi un libro che si chiama, cioè il titolo, sai delle volte fanno questi titoli, il titolone e poi il sottotitolo. Il titolone è The Twelve Million Stuffed Shark, non mi ricordo più il titolo, ed è un libro di Don Thompson e è praticamente una guida economica al mondo dell’arte contemporanea. Se voi mi siete mai chiesti come funziona sostanzialmente, soprattutto lato finanziario, l’arte contemporanea, lì è spiegato tutto. Il nome del titolo, che poi onestamente nel 2026 parlare di 12 milioni per un’opera d’arte sembra quasi poco, giusto per dire anche come c’è stata inflazione nell’arte contemporanea, però lo Stuffed Shark era un’opera che Damien Hirst, che è un artista inglese, aveva fatto in una sua fase artistica, lui prendeva questi animali morti e li metteva in formaldeide. Per cui, in queste tecniche enorme di formaldeide che la formaldeide conserva molto bene anche se non benissimo, perché alcune opere poi lui le ha dovute rifare, perché non era venuta benissimo sta roba il l’animale si decomponeva. Lui ad un certo punto aveva fatto questo: aveva preso uno squalo, lo aveva diviso in tre. Ma uno squalo gigante, diviso in tre, dentro in tre teche. E tra l’altro, l’aveva comprato il tipo di Point 72, Stevie Cohen, che è uno dei gestori di hedge fund più famosi del mondo. E quindi, insomma, lui aveva fatto questa opera ad alta, era diventata molto famosa e da lì il titolo del libro. Però, se vi avete mai chiesto come cazzo funziona il mondo dell’arte contemporanea, quello è il libro per voi.Vittorio
[ 00:50:22 ] Io invece vi consiglio questa nuova serie su Netflix. Che si chiama The Four Seasons, che è ispirato a un film a me ignoto tipo degli anni 70-80, è la storia di tre coppie di amici perfetti classici americani circa 50 anni, magari con i figli, coppie bellissime che sembrano avere 20 anni in meno di super successo, che si fanno vacanze pazzesche eccetera. La serie è molto ben scritta; il protagonista è la persona più divertente al mondo, che è Steve Carrell, e poi c’è anche l’uomo più ben vestito al mondo, che è Coleman Domingo; diciamo non è una serie che va vista per forza, non è perfetta, ma io vedendola ho capito molte delle cose che dice Nicola. Nel senso per me la cosa molto difficile all’inizio è stato cercare di capire tutto quel processo di indeterminatezza di quello che ti può capitare nella vita, che spesso dice Nicola; cioè tu non sai mai cosa succede, gli imprevisti della vita. Effettivamente questa serie rappresenta questa cosa là. Noi pensiamo che la nostra vita va avanti su un binario, come se fosse una ferrovia, va dritta, va dritta, va dritta, va dritta, fino a quando non arriva una stazione e ti fermi. In realtà è molto più complicata e chiaramente questa serie invece in questo modo come viene narrato che è uno stile divertente però poi ti fa pensare, poi però dici ‘ah beh ma è finta. Però poi ti ricordi delle cose che hai fatto tu arriva un punto in cui questa imprevedibilità ti arriva tutta di botto! Non vi faccio spoiler, però.Nicola
[ 00:51:56 ] Eh, per favore. No, perché ce l’ho lì nelle cose da vedere.Alain
[ 00:52:11 ] Sicuramente la vedrai. Vabbè, io vi consiglio qualcosa che è successo tipo vent’anni fa. Ed è la last lecture di Randy Pausch presso la Carnegie Mellon University, vi devo raccontare due retroscena. Perché altrimenti che cazzo che ve la guardate.Il primo retroscena è che la Carnegie Mellon aveva questa usanza: Carnegie Ah, ok. Carnegie Mellon aveva questa usanza. Quante cose si imparavano!
Nicola
[ 00:52:38 ] Io l’ho imparato solo perché c’è un, non so se è un teatro o qualcosa in New York, è la Carnegie Hall, e quando, sono quelle merde di robe inglesi che non sanno nemmeno loro, perché se lo leggi non sai come si pronuncia. Esatto. Quindi l’ho imparato anch’io così, a caso. E magari non è manco giusto, magari hai ragione. Magari era un troll.Alain
[ 00:53:07 ] Allora, vi dicevo che la Carnegie Mellon aveva questa usanza, non so se c’era ancora, di tenere una lezione speciale alla fine dell’anno in cui il professore fingesse che sarebbe stata la sua ultima lezione nell’università, così da fornire uno stimolo un pochettino più profondo per uno scambio di idee non convenzionale. Il secondo retroscena è che al professore Randy Pausch viene diagnosticato un mese prima della lezione un cancro al pancreas in fase terminale che gli avrebbe lasciato 3-6 mesi di buona salute e poi zac. Aveva 47 anni, figli piccoli, mille progetti aperti e tiene comunque la lezione. Ne viene fuori un bellissimo distillato di vita con tanti spunti memorabili e onestamente è un bel esempio. La stra-consiglio è piena di cose che ti puoi segnare nel taccuino e leggerti ogni tanto.Nicola
[ 00:53:56 ] Io mi ravano intanto, sono arrivato ai 47 anni.